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Auto, mercato Ue a picco: -52% le vendite a marzo

A causa dell’effetto coronavirus, a marzo le vendite Fca in Europa sono crollate del 74,5% – In Italia tra i singoli marchi Lancia (-91,5%)

Auto, mercato Ue a picco: -52% le vendite a marzo

L’emergenza coronavirus fa crollare a picco il mercato europeo dell’auto, e Fca fa ancora peggio della media. Secondo gli ultimi dai diffusi da Acea, l’associazione dei produttori europei di autoveicoli, a marzo le immatricolazioni nella Ue (più Gran Bretagna e Paesi Efta) si sono fermate a quota 853.077 unità, con un calo del 51,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Se si allarga lo sguardo ai primi tre mesi del 2020, il quadro è ovviamente meno fosco, perché su gennaio e febbraio non ha pesato l’effetto della pandemia. In ogni caso, il primo trimestre si è chiuso con una contrazione delle immatricolazioni pari al 26,3%, a 3.054.703 unità.

Per quanto riguarda soltanto il mercato dell’Italia, le vendite di auto nuove hanno registrato a marzo un tonfo molto peggiore rispetto alla media europea, certamente a causa delle misure per contrastare l’epidemia di Covid-19, che sono state adottate con alcune settimane di anticipo rispetto agli altri Paesi. Il mese scorso le immatricolazioni italiane sono sprofondate addirittura dell’85,4% su base annua, mentre nel primo trimestre la contrazione è del 35,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

In questo scenario, Fca non è riuscita a contenere i danni. Sempre secondo Acea, a marzo il gruppo italoamericano ha registrato un calo delle vendite pari al 74,5% su base annua. Nei primi tre mesi del 2020, invece, la flessione è stata del 34,5%.

Nel dettaglio, sul mese di marzo le immatricolazioni sono calate da 106.893 del 2019 a 27.326 del 2020, mentre nel primo trimestre il dato è sceso sempre su base annua da 260.016 a 170.327.

Quanto ai singoli marchi, il mese scorso a registrare il calo più rilevante è stata Lancia (-91,5%), seguita da Alfa Romeo (-75,5%). Nei primi 3 mesi del 2020 il crollo più rilevante è ancora quello di Alfa Romeo (-44,6%) seguita da Jeep (-42,9%).

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