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Auto elettrica: l’identikit dell’acquirente italiano

Auto elettrica: l’identikit dell’acquirente italiano

Uomo, di mezza età, originario del Nord ed ex proprietario di un super inquinante veicolo diesel. Questo l’identikit dell’italiano medio che acquista un’auto elettrica secondo un’analisi del Centro Studi e Statistiche Unrae diffusa in occasione della Settimana Europea della Mobilità, campagna istituzionale che sostiene diverse alternative di mobilità sostenibile nelle città.

Nel dettaglio, dal rapporto emerge che, nei primi otto mesi del 2019, il 72,4% delle immatricolazioni di auto elettriche sul mercato privato è stato realizzato da uomini. Il dato supera del 13,2% i valori di mercato su tutte le altre alimentazioni.

La fascia di età più rappresentativa è quella da 46 a 55 anni, con il 32,8% di quota di mercato. In questo caso si tratta del 7,4% in più rispetto alla quota su tutte le altre alimentazioni.

Dal punto di vista geografico, circa i tre quarti degli acquisti di autovetture elettriche si concentrano nel Nord del Paese, mentre la città di Roma rimane al primo posto per numero di immatricolazioni, pur riducendo la sua quota a meno della metà rispetto al 2018.

Per quanto riguarda i veicoli che i clienti hanno dato in permuta a fronte dell’acquisto di auto elettriche, nei primi cinque mesi di quest’anno (periodo nel quale il dato è consolidato) il 45% aveva alimentazione diesel. Seguono i modelli a benzina, al 35% del totale. Da segnalare anche un 10% di veicoli elettrici, soprattutto grazie alle offerte vantaggiose che le case automobilistiche riservano agli utilizzatori di auto elettriche quando esce una nuova versione del loro modello.

Il numero di e-car immatricolate in Italia fra gennaio e agosto di quest’anno è ancora irrisorio (appena 6.453 autovetture), ma segna comunque una crescita del 109% rispetto allo stesso periodo del 2018. La quota di mercato è dello 0,5%. In tutto, i modelli immatricolati sono 26, in crescita rispetto ai 22 di un anno fa.

Infine, guardando al mercato dell’usato, nei 5 mesi sono stati 422 i passaggi di proprietà, al netto delle minivolture.

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