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Artisti che fanno altro nella vita, ma non vogliono rinunciare alla creatività: a loro dà spazio Dantebus

Operai, giornalisti, giudici, amministratori delegati, impiegati, medici, insegnanti, cuochi: tutti con quel sacro fuoco chiamato creatività che li pervade. In prima liena ci sono poeti e pittori

Artisti che fanno altro nella vita, ma non vogliono rinunciare alla creatività: a loro dà spazio Dantebus

A volte il proprio lavoro non basta. C’è l’esigenza di alimentare un’altra parte di sè che scalpita e che vuole provarsi nell’ambito della creatività e dell’arte. Per dare spazio a questi artisti è nato Dantebus che, partito come social media per artisti, ha poi creato una casa editrice e successivamente due luoghi “fisici” espositivi a Roma e Firenze, con l’intenzione di aprirne uno anche a Milano.

Operai, giornalisti, giudici, amministratori delegati, impiegati, medici, insegnanti, cuochi: tutti con quel sacro fuoco chiamato creatività che li pervade. “Dantebus è l’unica realtà italiana che promuove a 360 gradi la cultura artistica di chi non è ancora famoso, ma desidera mettersi in evidenza e confrontarsi con il mercato, e mette a disposizione 30 professionisti che lavorano con grande passione per divulgare quest’arte nascosta” dice Andrea Fusco Ideatore e Ceo di Dantebus. “Da architetto, per una vita, ho disegnato solo linee rette. Ora ho scoperto le curve con i miei dipinti e tirato fuori tutta l’arte che avevo dentro e che avevo accantonato per anni” dice Romolo Gagliardi, uno degli artisti di Dantebus.

Dal virtuale alla necessità del reale

Siamo partiti nel 2016, ricorda Fusco, con un social network per artisti: Dantebus.com che offre uno spazio professionale di condivisione per scrittori, poeti o narratori, fotografi, pittori, fumettisti e artisti digitali. Poi nel 2018 è nata la Casa Editrice Dantebus, la prima che unisce editoria tradizionale di qualità, con libri realizzati con carta di pregio e rilegatura a filo refe, e a sviluppo tecnologico con Strumenti Dantebus per artisti come App e Sito dell’artista, Virtual Gallery, Video Poetry.

Ma l’esigenza di passare all’esperienza anche fisica ha portato nel novembre 2020 all’apertura della Galleria Dantebus, Showroom Art & Book, nel cuore di Roma, in Via Margutta, la strada “degli artisti” per eccellenza. La prossima settimana, il 13 gennaio, aprirà anche Dantebus Firenze, in via dello Studio nell’antico Palazzo Portinari Salviati. Due spazi espositivi che danno la possibilità ad artisti emergenti di esporre le proprie opere, ma anche Librerie dove tutti i volumi editi da Dantebus Edizioni sono presentati al pubblico come piccole opere d’arte.

Oltre 130.000 gli artisti: in prima linea poeti e pittori

La scommessa di provarsi in campi al di fuori del proprio lavoro istituzionale ha portato a Dantebus 132.418 aspiranti artisti tra emergenti e appassionati, 49,4% uomini e 50,6% donne. In prima linea ci sono i poeti che coprono il 35% del totale, seguono i pittori al 30%, i fotografi (recentemente inseriti) con il 25%, e i narratori con il 10%.

Hanno in media 46 anni e provengono da tutta Italia anche se Lombardia e Lazio hanno percentuali di partecipazione alle attività della community d’arte un po’ più alte. Dall’apertura della casa editrice Dantebus, sono stati pubblicati 815 libri e recensiti 5.111 autori. Negli ultimi 3 anni, nella galleria Dantebus di Roma sono state organizzate mostre di 1.120 pittori e 397 fotografi.

Dalla prossima settimana si aprirà anche a Firenze e “chissà, poi forse anche a Milano” dice Fosco. “Come la galleria di Roma, anche quella di Firenze sorge in un luogo importante, a due passi dal Duomo, per poter dare agli artisti selezionati una vetrina di grande importanza”. Una parte dei servizi offerti da Dantebus è gratuita (social network, sito ed app per un anno, videopoesia e galleria 3D) ma altre parti hanno un costo vivo (recensione, stampa, correzione bozze, grafica, costi delle gallerie con un personale addetto e un’apertura 7 giorni su 7) che viene coperto da un contributo che viene richiesto all’autore, dice una nota.

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