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Arte e Danza al MoMA di New York: omaggio a Judson Dance Teather

Per un breve periodo all’inizio degli anni ’60, un gruppo di coreografi, artisti visivi, compositori e cineasti si riunirono nella Judson Memorial Church in una congregazione protestante socialmente impegnata nel Greenwich Village di New York, per una serie di workshop che alla fine ridefinirono ciò che voleva dire “danza”.

Arte e Danza al MoMA di New York: omaggio a Judson Dance Teather

Le esibizioni che si sono evolute, questi workshop hanno poi incorporato i movimenti quotidiani come quei gesti disegnati dalla strada o dalla casa; le loro strutture erano basate sui giochi, movimenti semplici e danze sociali. Sono stati enfatizzati così i metodi di composizione spontanea e non più convenzionale. Gli artisti di Judson studiarono i fondamenti della coreografia, denudando la danza delle sue convenzioni teatrali, e il risultato – secondo Jill Johnston, il critico di Village Voice – è stata la nuova danza più eccitante di tutta una generazione.

Attraverso performance dal vivo, film, fotografia, oggetti scultorei, spartiti musicali, poesia e materiali d’archivio, così si presentava il Judson Dance Theatre, con workshop che hanno avuto luogo lì sia e in altri spazi intorno al centro di New York.

Il programma in Donald B. e Catherine C. Marron Atrium è organizzato in segmenti di più settimane, ognuno dei quali si concentra sul lavoro di un artista: Yvonne Rainer, Deborah Hay, David Gordon, Lucinda Childs, Steve Paxton e Trisha Brown . Inoltre, sarà visibile un’installazione video di materiale correlato, a cura dell’artista Charles Atlas. Nelle ultime settimane della mostra, Movement Research, un’organizzazione con un lignaggio diretto a Judson, terrà lezioni e workshop.

Per questa mostra, il cineasta e il videoartista Charles Atlas ha realizzato un’installazione di materiale storico di immagini in movimento relativo al lavoro dei coreografi presenti nel programma di esecuzione, alternato a una raccolta di filmati di performance dei vari membri del gruppo di Judson. Include riprese di pezzi singoli e di gruppo realizzati durante l’era di Judson e dopo, sottolineando il rapporto tra il solista e l’ensemble e mostrando come Judson abbia influenzato le carriere successive di questi artisti.

La mostra è organizzata da Ana Janevski, curatrice e Thomas J. Lax, curatrice associata, con Martha Joseph, assistente curatoriale, dipartimento di media e performance art. Le performance sono prodotte da Lizzie Gorfaine, Produttore, con Kate Scherer, Manager, Performance e programmi dal vivo.

Dal 16 settembre 2028 al 3 febbraio 2019 – The Museum of Modern Art – New York

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