Condividi

Arena (Catullo): “Per gli aeroporti del Nordest pensiamo al modello di specializzazione londinese”

Il presidente di Catullo (aeroporti di Verona e Brescia), Paolo Arena, sostiene che, se la trattativa con Save andrà in porto, il Nordest potrebbe immaginare un sistema aeroportuale sul modello londinese con una diversa specializzazione per i quattro aeroporti interessati e cioè Venezia, Treviso, Verona e Brescia.

Arena (Catullo): “Per gli aeroporti del Nordest pensiamo al modello di specializzazione londinese”

“La trattativa di Catullo con Save valuterà la possibilità di costituire il sistema aeroportuale del Nord Est facendo lavorare in sinergia gli aeroporti di Venezia, Verona, Brescia e Treviso”. Lo ha detto il presidente di Catullo spa, Paolo Arena. L’assemblea di ieri ha dato il via libera alla trattativa in esclusiva fino al 30 settembre con Save, che lo scorso primo agosto aveva avanzato una proposta non vincolante per acquisire il 35% della società che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia. 

“Il volume di traffico attualmente gestito in questi aeroporti è di circa 15 milioni di passeggeri e di quasi 80.000 tonnellate di merce – ha aggiunto Arena -. Il sistema potrebbe avere modalità operative simili al modello londinese con la specializzazione degli aeroporti in funzione della componente di traffico. Gli aeroporti del nord est insistono su di un’area che ha un Pil pro capite di 30.000 euro tra i più alti d’Europa e quasi il 20% più alto della media europea, una propensione a viaggiare in aereo più alta d’Italia e del tutto simile a quella della UK, una catchment area con più di 15 mln di abitanti paragonabile ai maggiori sistemi aeroportuali europei, una produzione con un export secondo solo alla quello della Germania, e attraversata da infrastrutture di collegamento quali i corridoi 1 e 5”. 

Commenta