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Apprendistato: la scuola si fa anche in azienda. Enel premiata

Il gruppo italiano ha ricevuto il premio EAfA per il miglior programma europeo di apprendistato in alternanza scuola lavoro. I casi di Eni, Allianz, Dallara ma anche Bmw e Siemens. Francesco Starace: “Colmare il divario tra formazione e richiesta di lavoro con programmi attivi premia. Li estenderemo anche all’estero, in Peru, Colombia e Brasile”

Apprendistato: la scuola si fa anche in azienda. Enel premiata

Apprendistato, alternanza scuola-lavoro, formazione: le imprese cercano il modello migliore per fare incontrare domanda e offerta di impiego. Spesso non si incontrano e allora i grandi gruppi, pressati anche dall’avanzata del digitale e della transizione verso l’industria 4.0, sono passati alle politiche attive. E’ quel che ha fatto Enel, premiata con l’EAfA Award, il premio attribuito dalla European Alliance for Apprenticeship che ha riconosciuto il programma portato avanti dal gruppo nazionale dell’energia come ” la miglior esperienza europea di apprendistato di qualità”.

Facendo quattro conti, il progetto ha portato all’assunzione di 300 studenti dopo un percorso di “training on the job”, un apprendistato sul campo realizzato in alternanza scuola lavoro con il coinvolgimento di 16 scuole (soprattutto istituti tecnici). Il prossimo passo sarà l’adesione ad un programma di apprendistato digitale per l’anno 2018-19 con il Politecnico di Torino.

Qualcosa dunque si muove per attenuare il gap che ancora divide il mondo della scuola-università e quello delle aziende. Anche altri gruppi come Eni hanno avviato programmi: 7000 studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola lavoro, 179 contratti di apprendistato di primo livello con scuole secondarie superioi, 350 contratti di apprendistato professionalizzante da iniziato 2017 e una lunga tradizione di alta formazione post lauream con la Scuola Mattei.

Nel settore finanziario Allianz ha avviato progetti per la dualità scuola-lavoro e contratti di apprendistato part-time 30% per 60 studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori milanesi, già inseriti in azienda. Alter esperienze da segnalare sono quelle di Dallara (auto da competizione) e del colosso alimentare Nestlé.

“Per molti anni – ha spiegato a Roma l’Ad e direttore generale di Enel nel presentare la giornata dedicata all’approfondimento su questi temi, con il coinvolgimento di  gruppi come Bmw, Siemens oltre appunto a quelli già citati  – le aziende europee hanno avuto programmi per ridurre la forza lavoro tanto che ora si è creato una sorta di “buco generazionale” che rischia di acuirsi con la fisiologica uscita dei pensionamenti. Questo programma di Apprenticeship è il modo migliore di colmare questo vuoto e di muoversi con un logica attiva per colmare il divario esistente tra il mondo della scuola e quello delle aziende. E’ un divario che tenderà sempre ad esistere perché l’avanzamento tecnologico è velocissimo e l’aggiornamento dei programmi di studio non riesce a reggere il passo. Ma programmi come questo, che puntano su un  apprendistato collegato con le scuole sono utili e in Enel li renderemo strutturali. Prevediamo inoltre di estenderli anche in altre realtà dove operiamo come Perù, Colombia e Brasile”

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