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Anima Holding: le manovre fra Mps, Poste e Bpm

Mps ha chiuso l’accordo definitivo per la cessione a Poste Italiane del suo 10,3% nel capitale di Anima – Bpm si impegna a cedere circa il 2% se Consob riterrà che gli aderenti al patto parasociale su poco più del 27% siano obbligati all’Opa.

Anima Holding: le manovre fra Mps, Poste e Bpm

Grandi manovre nell’azionariato della società di gestione Anima Holding, che registra due importanti novità. 

1) Mps ha siglato l’accordo definitivo per la cessione a Poste Italiane del suo 10,3% nel capitale di Anima, essendosi verificate tutte le condizioni sospensive previste nel contratto preliminare di compravendita. Lo ha comunicato in una nota la Banca senese, precisando che l’operazione sarà perfezionata entro il 30 giugno. 

2) Bpm, azionista di Anima con il 16,8%, si è impegnataa cedere a terzi che non siano qualificabili come parti correlate di Bpm e/o Poste la partecipazione complessivamente eccedente” la soglia del 25% nell’ambito del patto parasociale sottoscritto con Montepaschi (ovvero il 2,17%, essendo il patto sottoscritto su poco più del 27% della società di gestione). La vendita dovrà essere effettuata entro un anno dalla cessione della quota di Mps a Poste. Bpm si impegna anche “a non esercitare i diritti di voto afferenti alla partecipazione complessivamente eccedente detta soglia fino al perfezionamento della cessione”. Tuttavia, gli impegni decadranno automaticamente se la Consob – alla quale è stato richiesto un parere – riterrà che non sussista l’obbligo di Opa per gli aderenti al patto parasociale.  

In scia a questa notizia il titolo in Borsa di Bpm guadagna a metà mattina il 3,8%, a 1,02, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib e tornando sui massimi dal novembre del 2011. Le azioni di Anima guadagnano invece lo 0,6%, a 8,22 euro, mentre quelle di Mps salgono del 2,77%, a 1,969 euro.     

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