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Alternanza scuola-lavoro: Federmeccanica, petizione per le 400 ore

Con una petizione, l’associazione chiede al Governo di mantenere, in particolare negli istituti tecnici e professionali, 400 ore di alternanza scuola-lavoro (o strumenti equivalenti) nel triennio per tutti gli studenti, e di continuare a garantire alle scuole interessate strumenti e dotazioni finanziarie semmai superiori, e non inferiori, a quelle attualmente previste

Alternanza scuola-lavoro: Federmeccanica, petizione per le 400 ore

Il 48% delle aziende meccaniche ha bisogno di personale qualificato che non riesce a reperire sul mercato. Allo stesso tempo “c’è la necessità di aggiornare senza sosta le competenze delle persone già in azienda per gestire e non subire il cambiamento”. Lo scrive Federmeccanica, che per far fronte a queste difficoltà ha lanciato una petizione a sostegno dell’alternanza scuola-lavoro e della formazione di qualità.

L’associazione chiede al Governo di mantenere, in particolare negli istituti tecnici e professionali, 400 ore di alternanza scuola-lavoro (o strumenti equivalenti) nel triennio per tutti gli studenti, e di continuare a garantire alle scuole interessate strumenti e dotazioni finanziarie semmai superiori, e non inferiori, a quelle attualmente previste.

Secondo Federmeccanica, l’alternanza scuola lavoro “va potenziata. Per conoscere l’ambiente complesso di un’impresa e per imparare qualcosa di utile, è infatti necessario un tempo adeguato e l’impegno da parte di tutti: istituzioni, scuole e imprese. Le imprese non vogliono un’alternanza qualunque ma un’alternanza di qualità, basata sulla collaborazione tra Scuola e Impresa in ogni fase, dalla progettazione alla valutazione dei risultati. Per il buon funzionamento occorrono processi strutturati, impiego di risorse materiali e immateriali, flessibilità e capacità di adattamento di ogni attore”.

Tutor aziendali e insegnanti “hanno bisogno di un continuo aggiornamento e deve essere reso sistematico il confronto tra Scuole, Imprese e centri di ricerca. Tutto questo richiede un supporto normativo, amministrativo ed economico”, scrive ancora l’associazione.

Inoltre, Federmeccanica sollecita l’Esecutivo a riconoscere un credito di imposta, o misure equivalenti, a fronte delle spese sostenute dalle aziende per l’alternanza e la formazione del personale funzionale a Industria 4.0 (tecnologie, macchinari, organizzazione, modelli di business).

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