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Almaviva: accordo all’alba al Mise, stop a 3000 licenziamenti

Oltre al ritiro dei licenziamenti, è previsto l’utilizzo di ammortizzatori sociali per gli esuberi – Il segretario Fistel Cisl Vito Vitale: “La sfida del nostro sindacato è quella di regolamentare il settore dei call center e contrastare le delocalizzazioni”.

Almaviva: accordo all’alba al Mise, stop a 3000 licenziamenti

Scongiurati i tremila licenziamenti annunciati da Almaviva. L’accordo è stato firmato questa notte al ministero dello Sviluppo economico: oltre al ritiro dei licenziamenti è previsto l’utilizzo di ammortizzatori sociali per gli esuberi (contratti di solidarietà per sei mesi e Cig straordinaria per ulteriori 12 mesi, con riduzione progressiva della solidarietà) nei siti di Roma, Palermo e Napoli.

Ci sarà inoltre una verifica mensile della situazione produttiva e occupazione dell’azienda di call center in sede istituzionale. L’obiettivo di Almaviva Contact e del Governo, secondo la compagnia, è “una sfida condivisa per riportare lavoro e produttività nelle sedi di Roma, Napoli e Palermo”. In questa vicenda è stato “decisivo l’impegno del Governo per l’intesa”, ha aggiunto l’azienda.

Soddisfatto il segretario generale della Fistel Cisl Vito Vitale: “dopo la forte mobilitazione dei lavoratori è stato raggiunto un importante accordo che scongiura i licenziamenti di tremila lavoratori nelle aree del Paese dove la crisi occupazionale è molto pesante e difficilmente il mercato del lavoro avrebbe assorbito le eccedenze di Almaviva”.

“La sfida che il sindacato lancia al Governo – prosegue Vitale – è la regolamentazione del settore dei call center e il contrasto alle delocalizzazioni e alle gare al massimo ribasso nel tavolo permanente al ministero dello Sviluppo economico già convocato per il 17 giugno”.

Il sindacato esprime soddisfazione anche per la clausola sociale che garantisce nei cambi di appalto la continuità occupazionale e dei diritti acquisiti ai lavoratori dei call center. L’accordo sulla clausola “è il più avanzato tra quelli sottoscritti dalle parti”. L’obiettivo del sindacato, spiega Giorgio Serao della Segreteria Generale, “è quello di regolamentare il settore”.

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