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ADVISE ONLY – Azioni “High Dividend”: convengono anche se la Fed chiuderà i rubinetti di liquidità?

DAL BLOG DI ADVISE ONLY – I timori che la politica monetaria espansiva della Fed sia arrivata al capolinea e che i tassi d’interesse risalgano hanno particolarmente colpito le azioni ad alto dividendo Usa: ecco che cosa è successo e che cosa potrebbe succedere nell’analisi di Raffaele Zenti.

ADVISE ONLY – Azioni “High Dividend”: convengono anche se la Fed chiuderà i rubinetti di liquidità?

I timori che la politica monetaria espansiva della FED sia arrivata al capolinea e che i tassi d’interesse risalgano hanno particolarmente colpito le azioni ad alto dividendo USA: nel periodo maggio-giugno, caratterizzato dai maggiori timori circa la fine del Quantitative Easing, l’indice azionario MSCI USA “High Dividend” ha reso 1,04% in meno rispetto al generico MSCI USA.

Siamo dunque di fronte alla fine del periodo favorevole alle azioni ad alto dividendo?

Quando i tassi d’interesse crescono, si può infatti essere indotti a pensare che gli investitori alla ricerca di reddito corrente passino dalle azioni alle più prudenti obbligazioni. Ma è davvero così?

Prima di giungere a conclusioni affrettate, vale la pena considerare alcuni fatti numerici.

Analisi

Innanzitutto, un po’ di prospettiva storica sulle fonti delle performance azionarie: nel periodo 1871-2008, il rendimento complessivo (“Total Return”) del mercato azionario statunitense è dipeso per circa il 90% proprio dai dividendi (fonte SG Global Strategy). Un dato da tenere a mente…

Un’altra interessante ricerca, effettuata da Ned Davies Research (e recentemente ripresa anche dal Wall Street Journal), ha analizzato il comportamento delle azioni USA da gennaio 1972 a giugno 2013 in vari regimi di politica monetaria della FED, distinguendo le azioni ad alto dividendo dalle altre.

Risultati

I risultati che emergono dal grafico hanno un’interpretazione molto chiara: negli ultimi quarant’anni le azioni in grado di pagare dividendi più elevati si sono comportate mediamente meglio delle altre, a prescindere dalla strategia adottata dalla FED.

Questi risultati non devono stupire più di tanto: le azioni ad alto dividendo sono spesso legate ad aziende solide, in grado di generare e distribuire utili in modo regolare nel tempo. Quindi, tutto considerato i dividendi restano un tema azionario “sempreverde”, soprattutto per chi guarda all’investimento con un’ottica di medio-lungo periodo.

 

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