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Acea, Snam, Erg, Enel GP: nonostante la crisi, 2014 di crescita

Acea riduce i debiti e aumenta l’utile (+14,4%), Snam migliora l’attivo (+30,6%), conferma il dividendo di 25 centesimi, Erg raddoppia l’utile (da 38 a 76 milioni), dimezza il debito e compra un nuovo progetto eolico in Polonia – Per Enel GP meno utili ma più Mol: dividendo invariato.

Acea, Snam, Erg, Enel GP: nonostante la crisi, 2014 di crescita

Acea, Snam e Erg, tripletta di bilanci per le utilities dell’energia. In un 2014 dell’energia reso difficile dal continuo calo dei consumi e condizionato dal crollo dei prezzi petroliferi, Acea porta a casa un bilancio di tutto rispetto con debiti in calo e utili in aumento (+14,4%). Snam distribuisce una cedola invariata a 0,25 euro per azione, in linea con le aspettative, e accelera sugli investimenti  “per aumentare la flessibilità del sistema gas e rafforzare l’interconnessione con le reti europee”, vero antidoto al sali e scendi del greggio. Erg raddoppia l’utile e dimezza il debito, confermando la crescita in Polonia con l’acquisizione di un nuovo progetto per un parco eolico.

SNAM

Il bilancio 2014 si è chiuso con un utile netto di 1,198 miliardi (+30,6% sul 2013), ricavi per 3,566 miliardi (+1%) e un margine operativo lordo a 2,776 miliardi (-1%). Il consiglio d’amministrazione ha inoltre dato il via libera al nuovo piano industriale 2015-2018 che prevede investimenti complessivi a 5,1 miliardi di euro nella logica, già da tempo intrapresa dall’ad Carlo Malacarne di rafforzare il gruppo all’estero, rafforzando l’interconnessione con le altre reti europeo sul modello di Tigf, acquisita in Francia. Il titolo avanza in Borsa, dopo la presentazione dei conti. Sul fronte della RAB si punta a un incremento medio annuo stimato dell’1% circa. Tra gli altri elementi chiave del business plan c’è la “valorizzazione degli asset internazionali lungo i corridoi energetici di interesse” e il dividendo sul quale si prevede una “remunerazione attrattiva e sostenibile”, confermando la guidance di 25 centesimi per azione anche per il 2015.

ACEA

Acea migliora la redditività e il debito scende più del previsto. Il titolo è in aumento del 2,9% in Borsa. L’utility romana ha chiuso il 2014 con un utile netto di 162,5 milioni di euro, in crescita del 14,4% rispetto all’anno precedente. I ricavi sono scesi del 7,6% a 3,03 miliardi mentre sono cresciuti i margini: l’Ebitda è salito del 6,3% a 717,7 milioni di euro, ben oltre i 690 milioni previsti dagli analisti, e il risultato operativo è aumentato del 7,5% a 390,4 milioni di euro. Altrettanto rilevante il dato sull’indebitamento finanziario netto: è sceso a 2,089 miliardi di euro dai 2,248,6 miliardi del 2013, nonostante gli investimenti siano aumentati a quota 318,5 milioni (268,6 milioni nel 2013). Il consenso si aspettava un debito più alto a 2,2 miliardi di euro.
All’assemblea degli azionisti, convocata per il 23 e 24 aprile, il Cda proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 0,45 euro per azione (payout 59%), in crescita rispetto agli 0,42 euro distribuiti l’anno scorso e oltre le previsioni degli analisti. In occasione dell’assemblea il cda proporrà anche un aumento dei consiglieri da 7 a 9. “L’aumento dell’ebitda e la riduzione dell’indebitamento sono il segnale piú importante di un’azienda che vuole continuare a innovarsi”, ha sottolineato l‘ad, Alberto Irace, precisando che la crescita e la conferma della redditività riguardano tutte le aree di business e, in particolar modo, il settore idrico e quello dell’energia. Acea è considerata in pole position per il risiko di acquisizioni e consolidamento delle utilities a controllo pubblico.

ERG

Erg segna un utile netto 2014 a valori correnti di 76 milioni, raddoppiato rispetto ai 38 milioni del 2013, e un Mol a valori correnti adjusted di 491 milioni (569). Il dividendo torna a 0,5 euro (era 1 euro con 0,5 di componente straordinaria). Il debito si è dimezzato da 807 a 330 milioni (da 1.015 a 538 quello adjusted). Il gruppo centra così gli obiettivi del piano ed è pronta a vararne uno nuovo, sottolinea l‘ad Luca Bettonte: nel 2015 è atteso un risultato operativo lordo di 400 milioni e un indebitamento di 850. In Borsa il titolo vola a +1,9%. I dati del 2014 sono influenzati, nel raffronto con l’anno precedente, dalla cessione dell’ultima quotadella Raffineria ISAB alla fine del 2013 ed alla cessione dell’impianto IGCC alla fine del primo semestre 2014. Da qui la presentazione dei dati adjusted per evidenziare l’andamento della gestione a parità di perimetro. Infine, la società ha comunicato che Erg Renew ha acquisito dal gruppo Pai (Polish Alternative Investments) il 100% del capitale di una società di diritto polacco titolare delle autorizzazioni necessarie per la realizzazione di un parco eolico in Polonia, con una capacità prevista di 24 MW e una produzione di energia elettrica, a regime, stimata di oltre 62 GWh all’anno. I lavori di realizzazione del parco eolico sono previsti iniziare nel secondo trimestre 2015 per entrare in operatività a fine anno. L’investimento totale stimato per la realizzazione del parco è di circa 39 milioni. Con questa operazione Erg Renew nel 2015 avrà in costruzione 80 MW in Polonia, paese ritenuto strategico per lo sviluppo e la crescita estera della società. 

ENEL GREEN POWER

Anche Enel Green Power ha approvato oggi i risultati del 2014, che si è chiuso con un risultato netto di gruppo di 359 milioni di euro in calo del 32% rispetto ai 528 milioni dell’anno precedente. Al netto delle operazioni straordinarie l’anno si è chiuso con un calo del 22,3%. Lo riferisce una nota della società per le rinnovabili del gruppo Enel aggiungendo che all’assemblea verrà proposto di approvare un dividendo, invariato, di 3,2 centesimi per azione. L’Ebitda e l’Ebit già comunicati sono stati rispettivamente di 1,9 (+9,2%) e 1,021 (-7,2%) miliardi. Illustrando l’andamento della società l’Ad Francesco Venturini dice che: “Con 1 GW di capacità addizionale installata e risultati economici in crescita, Enel Green Power conferma anche per il 2014 l’ottima capacità di esecuzione delle proprie scelte strategiche. I risultati sono ancor più rilevanti se raffrontati al contesto dei mercati maturi caratterizzati da una debolezza dei fondamentali macroeconomici”. Il cda propone il 18 maggio come data di stacco cedola, il 19 maggio 2015 come “record date” e il 20 maggio 2015 come data di pagamento.

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