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G8, parole d’ordine: crescita e occupazione

A Camp David gli otto leader mondiali hanno dichiarato che crescita, stabilità e consolidamento fiscale vanno di pari passo – Sul tavolo ci sono già diversi progetti per ridare fiato all’economia europea – Sulla Grecia la posizione è univoca: che rimanga nell’Eurozona – A giugno Merkel e Hollande ospiti da Monti per un incontro trilaterale.

G8, parole d’ordine: crescita e occupazione

Crescita e occupazione. Queste le parole chiave del nuovo Piano Marshall in ballo per ridare fiato all’economia europea. Peccato che questa volta i fondi li dovrà trovare l’Europa e non pioveranno dagli Stati Uniti. La decisione definitiva su quali politiche adottare è stata però rimandata al prossimo mese, quando è previsto un incontro trilaterale Merkel-Monti-Hollande, prima della riunione del Consiglio europeo del 28 giugno. Ma dal summit dei Grandi otto, riunitosi ieri a Camp David, è emersa una linea comune.

Pur riconoscendo che “le giuste misure non sono le stesse per ognuno di noi“, i leader degli otto Paesi più ricchi del mondo si sono impegnati a “prendere tutte le misure necessarie” per fortificare le proprie economie. Per sostenere una zona euro “forte e unita” hanno dichiarato di voler mantenere la Grecia all’interno dell’area. Inoltre i leader vogliono puntare su un maggiore stimolo all’economia europea attraverso una ricetta che metta insieme “crescita, stabilità e consolidamento fiscale”. “Il nostro imperativo”, si legge nel comunicato, “è promuovere la crescita e l’occupazione”. “Siamo determinati ad adottare tutte le misure necessarie per rafforzare e rinvigorire le nostre economie”, che però “non sono le stesse per ognuno di noi”.

Ma soprattutto i leader sono tutti d’accordo sull’abbandono di una politica di eccessivo rigore, promossa finora dal cancelliere tedesco Angela Merkel. Per l’Europa, si è parlato di progetti concreti: eurobond, project bond, “golden rule”, l’aumento del capitale della banca europea degli investimenti (Eib). C’è la consapevolezza della necessità di ridurre il deficit e portare avanti un pacchetto di riforme “che speriamo di adottare nel Consiglio europeo di fine giugno” ha detto Monti a una conferenza stampa a margine dell’incontro. Un pacchetto che non avrà effetti reali nel breve, ma lo avrà “sull’opinione delle forze politiche e del Parlamento”, in modo che sia “condivisa la prosecuzione degli sforzi per le riforme” anche nel Paese.

Merkel e Hollande saranno ospiti di Monti a giugno. Lo ha annunciato lo stesso presidente del Consiglio italiano dichiarando che avrà un incontro bilaterale con Francois Hollande prima e poi un trilaterale con il nuovo presidente francese e con il cancelliere tedesco “in tempo utile per poter conciliare le posizioni di questi tre Paesi in vista del consiglio europeo del 28 e 29 giugno“. Monti ha poi aggiunto che non si tratta di “un incontro esclusivo ma serve a dare un impulso che si estenderà all’intera Unione europea”.

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