Nonostante le accuse che pesano sulla testa del magnate australiano Rupert Murdoch, News Corporation ha chiuso il suo ultimo trimestre (per l’anno fiscale giugno 2010-giugno 2011) con un utile netto a 683 milioni di dollari, 26 centesimi per azione, una flessione del 22% rispetto gli 875 milioni di dollari (33 centesimi per azioni) dello stesso periodo del 2010. I ricavi sono invece aumentati dell’11% a 8,9 miliardi di dollari, più delle attese che prevedevano un volume di affari per 8,48 miliardi.
Ha pesato sui conti dell’impero mediatico la vendita di Myspace, social network affossato dall’espansione di Facebook, per 35 milioni di dollari contro i 580 pagati per acquistarla nel 2005: una perdita straordinaria di 254 milioni di dollari. Hanno invece giovato i network televisivi. Sky Italia, controllata da News Corp, ha chiuso il quarto trimestre con un utile operativo di 145 milioni di dollari (+ 33,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e con un aumento degli abbonati di 57mila unità per un totale di 4,97 milioni di utenti, un record storico.
Gli scandali sulle intercettazioni telefoniche da parte del tabloid inglese News of The World hanno fatto perdere al titolo News Corp il 23% da luglio e costretto la società ad aumentare il paino di buyback a 5 miliardi di dollari dagli 1,8 miliardi precedentemente previsti.
Ruperth Murdoch ha assicurato, alla presentazione dei conti trimestrali, che la società sta adottando azioni decise per evitare che quello che è successo con News of The World si ripeta: “Siamo completamente impegnati alla trasparenza”. Il magnate australiano ha inoltre affermato che il consiglio di amministrazione vuole che resti presidente e amministratore delegato del gruppo. Tuttavia egli stesso ha designato Chase Carey a sostituirlo in caso di necessità: un segno che suo figlio James resterà, per ora, ai margini del potere. Anche la figlia Liz qualche giorno fa ha dichiarato che non fosse il momento opportuno per entrare nel consiglio di amministrazione del Gruppo.
