I due casi finanziari di oggi erano decisamente quello di Nvidia a Wall Street e quello di Telecom Italia a Piazza Affari. Partendo dal primo per rilevanza globale, c’era attesa per la reazione del mercato ai conti non straordinari della big tech statunitense, che ha registrato un timido aumento dell’utile e un incremento delle vendite sì robusto e superiore alle attese (+16 miliardi di dollari), ma con la crescita percentuale più fiacca degli ultimi due anni. Il titolo ha così girato in territorio negativo perdendo alle ore 17 italiane lo 0,9%. Tuttavia non c’è stato l’effetto domino sull’indice Nasdaq, che nel momento in cui le Borse europee chiudono i battenti guadagna lo 0,4%. Peggio fa il Dow Jones che cede lo 0,17% alle 17h30 italiane, mentre viaggia sull parità lo S&P 500. Oggi negli Usa erano attesi anche alcuni dati macro, in particolare il Pil del secondo trimestre che cresce più delle stime al +3,3%, mentre delude il mercato immobiliare e calano oltre le aspettative le richieste di sussidi di disoccupazione, a 229.000.
Piazza Affari tiene nonostante il tonfo di Telecom Italia
Passando all’Europa, Piazza Affari rialza un po’ la testa dopo alcune sedute in rosso e chiude col +0,23%, trascinata da titoli come Prysmian, Moncler e Stmicroelectronics, che sono i tre migliori della seduta con guadagni rispettivamente del 3%, del 2,9% e del 2,3%, e da alcuni titoli bancari, come in particolare la coppia Popolare Sondrio-Bper (+1,4% e +1,3%), Intesa Sanpaolo +0,4% e Mediobanca +0,34%, mentre chiude piatta Mps e cede qualcosina Unicredit. Da segnalare invece il tonfo di Telecom Italia, che precipita dell’8,8% e viene anche sospesa per eccesso di ribasso dopo che Thomas Reynaud, amministratore delegato della concorrente francese Iliad, a margine della presentazione dei risultati del primo semestre 2025 ha detto che si sono interrotte le discussioni con il gruppo italiano per un’eventuale fusione: “Le trattative non riprenderanno – ha affermato categoricamente il manager – e le prospettive di consolidamento con l’Italia sono ormai alle spalle”.
Le altre Borse europee, gli spread e l’euro
Nel resto d’Europa come si sono mosse le principali Borse? Francoforte chiude piatta, mentre Parigi fa un altro rimbalzino (+0,28%) dopo un inizio di settimana complicato, a causa delle ormai note turbolenze politiche. cede qualcosa il Ftse 100 di Londra, che chiude la seduta a -0,4%. Questa è stata una settimana sotto osservazione sul fronte dei titoli di Stato e degli spread, in particolare l’OAT francese che è arrivato a superare per rendimento i Bonos spagnoli. Dopo una leggera risalita oggi si è ridotto anche lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, intorno agli 87 punti base, col rendimento del Btp decennale al 3,56%. Per quanto riguarda le materie prime, tendenza ribassista per il petrolio: Brent a 67,7 dollari al barile, Wti sotto i 64 dollari. Lieve aumento dell’oro, che sale a 3.409,5 dollari l’oncia. Sul fronte valutario riprende fiato l’euro, che torna sopra quota 1,16 nel cambio col dollaro statunitense.