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Borse 22 agosto: Wall Street spera in Powell, a Piazza Affari prove di rimbalzo per Mediobanca e Mps

I mercati tengono il fiato sospeso per l’intervento di Jerome Powell a Jackson Hole oggi alle 16 italiane, mentre a Piazza Affari Mediobanca tenta il rimbalzo dopo aver ritirato l’offerta su Banca Generali, bocciata dagli azionisti

Borse 22 agosto: Wall Street spera in Powell, a Piazza Affari prove di rimbalzo per Mediobanca e Mps

Le Borse europee aprono con il freno a mano tirato, seguendo la scia di Wall Street, dove l’S&P 500 ha registrato la quinta giornata consecutiva in calo. Milano resta intorno alla parità, sempre sopra la soglia psicologica dei 43.000 punti;Francoforte (-0,23%), Parigi (-0,07%), Amsterdam (-0,13%) e Londra (-0,21%) registrano cali più o meno marcati, mentre Madrid resiste con un timido +0,1%. Lo sguardo degli investitori resta fisso su Jackson Hole: oggi alle 16 italiane Jerome Powell parlerà del futuro dei tassi di interesse. In Asia, invece, regna un cauto ottimismo: Tokyo chiude sulla parità, Hong Kong +0,5%, Shanghai e Shenzhen +1%, Seul +0,8%, Sydney -0,5%.

Nel frattempo, i mercati digeriscono l’accordo Ue-Usa sui dazi: 15% sulla maggior parte dei prodotti, auto e farmaci inclusi, restano fuori acciaio, alluminio e vino. Sullo sfondo, tensioni geopolitiche costanti: dai negoziati di pace in Ucraina all’occupazione israeliana di Gaza City.

Pil Germania in calo, fiducia imprese francesi stabile ad agosto

Tra i pochi dati macro del giorno, il Pil tedesco nel secondo trimestre 2025 cala dello 0,3% trimestre su trimestre, dopo il +0,3% dei tre mesi precedenti. La revisione, superiore di 0,2 punti percentuali alla stima preliminare del 30 luglio, riflette un rallentamento della produzione industriale più marcato del previsto. Su base annuale, il Pil resta comunque in crescita: +0,3% nel primo trimestre 2025 e +0,2% nel quarto trimestre 2024.

In Francia, l’indice di fiducia delle imprese ad agosto resta stabile a 96, secondo l’Insee, ma con differenze settoriali: peggiora il commercio al dettaglio, cala leggermente nei servizi, resta invariata nell’industria manifatturiera e migliora nelle costruzioni.

Wall Street tra incertezza e trimestrali contrastanti

Ieri Wall Street ha proseguito la scia negativa: Dow Jones -0,34%, S&P 500 -0,40% e Nasdaq -0,34%, sotto pressione dal sell-off tecnologico. Gli investitori sembrano camminare su una corda tesa, in attesa di segnali concreti dalla Federal Reserve. L’appuntamento chiave è fissato per oggi alle 16 italiane, quando Jerome Powell interverrà al simposio annuale di Jackson Hole, nel Wyoming. Secondo il FedWatch Tool del Cme Group, le probabilità di un taglio di 25 punti base a settembre sfiorano l’80%, ma i verbali della riunione di luglio della Fed mostrano quanto il dibattito sia acceso: sebbene la maggior parte dei membri consideri prematuro abbassare i tassi, Christopher Waller e Michelle Bowman si sono schierati a favore del taglio, segnando la prima decisione della Fed con due voti contrari dal 1993.

I conti delle aziende hanno aggiunto ulteriori scossoni: Walmart ha registrato vendite superiori alle attese, ma utili inferiori, cedendo il 4,5% e diventando il peggior titolo del Dow, mentre Paramount Skydance ha guadagnato quasi il 15% grazie a una trimestrale migliore del previsto e a un inatteso profitto nella divisione streaming, portando il titolo a +25% da inizio mese.

Nvidia e la guerra dei chip con la Cina

chip Nvidia restano intrappolati nel conflitto tecnologico tra Stati Uniti e Cina. Dopo le restrizioni americane, Pechino ha bloccato gli H20, chip meno potenti destinati al mercato cinese, reagendo alle dichiarazioni del segretario al Commercio Usa Howard Lutnick, considerate “offensive”. Lutnick aveva spiegato che la Cina deve restare dipendente dalla tecnologia americana, vendendo solo chip di quarta fascia come l’H20 e riservando i modelli più avanzati al mercato interno.

Le autorità cinesi hanno invitato aziende come Alibaba e ByteDance a sospendere gli ordini H20, promuovendo alternative locali come Huawei e Cambricon. Nonostante le tensioni, Nvidia non abbandona la Cina: nel 2024 il mercato cinese ha generato 17,1 miliardi di dollari, circa il 13% del fatturato totale. Il gruppo sta sviluppando un nuovo chip AI, B30A, con metà della potenza del Blackwell B300, rispettando le restrizioni americane, e ha accettato di versare al governo Usa il 15% dei ricavi cinesi per ottenere le licenze di esportazione.

Piazza Affari: prove di rimbalzo per Mediobanca e Mps

Piazza Affari l’attenzione resta focalizzata sul risiko bancario. Mediobanca (+0,48%) ha annunciato il ritiro della propria offerta su Banca Generali (-0,12%) dopo il voto contrario degli azionisti, spianando così la strada a Mps(+0,44%). Secondo MF-Milano Finanza, il Mef, titolare dell’11,7% della banca senese, manterrà la sua partecipazione anche al termine dell’Ops su Piazzetta Cuccia, una mossa interpretata come presidio politico in vista di possibili integrazioni nel nascente terzo polo bancario con Banco Bpm(-0,46%). Debole anche Il Leone di Trieste (-0,12%).

Leonardo (+0,68%) potrebbe beneficiare di un contratto strategico negli Stati Uniti per la fornitura di almeno 145 nuovi aerei da addestramento alla Marina americana, in collaborazione con Textron, consolidando la cooperazione industriale transatlantica e rafforzando l’interoperabilità Nato. Saipem (+0,84%) sfrutta il rialzo del petrolio, sostenuto da tensioni geopolitiche e dati positivi sulle scorte, mentre Stellantis (+0,41%) riduce produzione e ordini di veicoli elettrici e ibridi plug-in negli Stati Uniti, coinvolgendo modelli come Jeep Wagoneer S, Dodge Charger Daytona, Jeep Wrangler, Grand Cherokee e Chrysler Pacifica. La decisione, riportata da MF, anticipa il calo della domanda previsto con la fine del credito d’imposta federale da 7.500 dollari il 30 settembre, incentivo che finora aveva sostenuto le vendite dei veicoli green del gruppo.

Tra i ribassi si segnalano Brunello Cucinelli(-0,57%), Finecobank (-0,54%) e Tim (-0,48%). Fuori dal paniere principale, Lottomatica punta a entrare nel Ftse Mib nella revisione trimestrale di fine settembre, sostituendo probabilmente Diasorin o Pirelli, attualmente tra i titoli meno pesanti dell’indice.

Lo spread Btp/Bund sale a 86 punti base, con il rendimento del Btp a 10 anni in rialzo al 3,62%. I dati positivi dei Pmi europei aumentano le aspettative di tassi invariati da parte della Bce a settembre. 

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, l’euro si indebolisce e si porta sotto 1,16 dollari, ai minimi da inizio agosto. Il Bitcoin continua a correre sopra i 113mila dollari (+0,5%), mentre l’oro resta stabile a 3.336 dollari l’oncia.

I futures sul petrolio mostrano Wti a 63,60 dollari al barile (+0,13%) e Brent a 67,74 (+0,10%), sostenuti dalle tensioni geopolitiche: Netanyahu accelera l’assedio a Gaza City richiamando fino a 60.000 riservisti, mentre in Ucraina la pace resta lontana, con Mosca pronta a discutere solo dettagli minimi per un possibile incontro tra Putin e Zelensky.

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