In un settore in continua evoluzione come il private banking, Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking continua a puntare sulle persone come motore della crescita. Con una rete di 6.940 professionisti della consulenza, l’azienda investe in formazione, talenti e nuove figure professionali per restare al passo con le sfide del mercato.
Formazione: il cuore del private banking
Nel 2024 i private banker delle reti Fideuram hanno seguito oltre 590.000 ore di formazione, una cifra che racconta di un impegno costante a migliorare la qualità della consulenza e l’educazione finanziaria dei clienti. Al centro di questa strategia c’è il Campus Fideuram, nato nel 2013 e oggi punto di riferimento per il settore, con programmi sviluppati in collaborazione con istituzioni accademiche e supportati da piattaforme digitali avanzate.
Tra i progetti di punta c’è la Certificazione del Consulente Patrimoniale, in partnership con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Solo nel 2024 sono stati qualificati 115 private banker, portando il totale a 1.400 professionisti certificati dall’inizio del progetto.
Next Generation: giovani talenti in prima fila
La formazione non si ferma in aula: lo scorso 10 luglio, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, si è tenuta la quarta edizione di “Next Generation”, dedicata ai private banker under 40 delle reti Fideuram, Sanpaolo Invest, IW Private Investments, Fideuram Direct e Intesa Sanpaolo Private Banking. Oltre 700 giovani professionisti hanno partecipato a una giornata di confronto, ispirazione e networking, rafforzando il senso di comunità e la visione di un consulente sempre più attento ai bisogni della clientela.
“Siete nel posto giusto, al momento giusto – ha ricordato durante la giornata Lino Mainolfi, ad e dg di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking -. Vogliamo continuare a crescere con comunità, grazie a persone come voi, che ogni giorno costruiscono il futuro della nostra azienda”.
Anche i numeri degli ingressi confermano il trend: nei primi cinque mesi del 2025 sono stati assunti 215 nuovi private banker, con l’obiettivo di raggiungere quota 500 entro fine anno, grazie a percorsi di onboarding strutturati e valorizzazione della mobilità interna.