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Sostenibilità e imprese: arrivano i nuovi standard per 40.000 grandi e medie imprese europee

Sono pronti i nuovi 12 standard per la rendicontazione sulla sostenibilità definiti dall’Efrag. Appena saranno approvati dalla Commissione Ue, interesseranno 40.000 imprese in Europa. Le valutazioni di Oic

Sostenibilità e imprese: arrivano i nuovi standard per 40.000 grandi e medie imprese europee

Novità in arrivo per sostenibilità e imprese. L’Efrag (European Financial Reporting Advisory Group) ha infatti approvato 12 nuovi standard sulla rendicontazione di sostenibilità (Esrs). I nuovi standard sono stati esaminati dall’Oic, l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), che ha preso atto delle novità in arrivo . Ora le bozze dei 12 standard concordati dal Sustainability reporting board saranno inviati alla Commissione Europea cui spetta il compito di approvarli ed incorporarli nella legislazione comunitaria. Da lì in poi scatteranno i nuovi obblighi di trasparenza previsti dalla nuova direttiva europea sul reporting di sostenibilità. Il tema è certamente importante per le imprese che dovranno applicare i nuovi standard e che passeranno da circa 400 a 40.000 imprese continentali europee, ma lo è anche per gli investitori che avranno criteri più omogenei per raffrontare le performance dichiarate dalle imprese e per i consumatori-risparmiatori che potranno fare acquisti più informati.

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Sostenibilità e imprese: Oic prende atto dei nuovi 12 standard Efrag, la parola alla Commissione Ue

Ai nuovi standard, informa un comunicato Oic, si è arrivati dopo un percorso che ha previsto una pubblica consultazione, circa 750 risposte presentate e modifiche significative: si va nella direzione di una maggiore semplificazione e riduzione degli obblighi informativi recependo in più punti le richieste avanzate dall’OIC. “In particolare – spiega un comunicato dell’organizzazione – è stato eliminato il riferimento alla rebuttable presumption. Cioè l’obbligo, non sempre facilmente assolvibile, di spiegare le ragioni per le quali un’impresa non considera rilevante per il proprio business soddisfare una determinata richiesta inclusa nel set informativo dell’EFRAG”. Nel testo finale approvato dall’organismo europeo si dispone che un set di informazioni essenziali sarà inserito obbligatoriamente nei report di sostenibilità. La disclosure delle altre informazioni, anch’esse contenute negli standard, sarà invece sottoposta alla valutazione di materialità dell’impresa. Sarà quest’ultima a dover stabilire se quell’informazione è o meno rilevante sull’impatto di sostenibilità o in relazione alla materialità finanziaria. 

L’Efrag, per favorire una maggiore confrontabilità dei report di sostenibilità delle imprese europee con quelli delle imprese extra-Eu che adotteranno gli standard redatti dalla IFRS Foundation, ha deciso di adottare la medesima definizione di catena del valore. Sono infine stati addolciti i tempi di applicazione delle nuove regole. Per i primi tre anni le imprese potranno non fornire informazioni sulla catena del valore, se non disponibili. Infine, in riferimento agli standard ambientali, ad eccezione del clima, è stato stabilito che le aziende per i primi tre anni potranno fornire informazioni solo qualitative sui potenziali effetti finanziari.

Gli standard  sulla rendicontazione  di sostenibilità  approvate dall’Efrag

  • 2 Cross-cutting standard che affrontano principi di carattere generale e tematiche trasversali quali: strategia e business model dell’impresa, governance della sostenibilità, impatti, rischi e opportunità ESG materiali, valutazione del processo di materialità da parte delle imprese, policy, target, action plan e risorse;
  • 5 Standard ambientali che affrontano i seguenti temi: cambiamento climatico, inquinamento, acqua e risorse marine, biodiversità ed ecosistemi, utilizzo delle risorse ed economia circolare;
  • 4 Standard sociali che affrontano i seguenti temi: propria forza lavoro, lavoratori lungo la catena del valore, comunità impattate, consumatori e utenti finali;
  • 1 Standard sulla governance che affrontano i temi di governance in relazione alla sostenibilità

Sotto la lente anche i green bond

Oic ha anche deciso di avviare un progetto specifico relativo ai green bond per rispondere alle diverse richieste di chiarimenti pervenute su strumenti finanziari che si stanno notevolmente diffondendo in tutto il mondo con un ammontare in circolazione, a livello globale, passato da 193 a 1.850 miliardi di euro tra l’inizio del 2015 e il primo trimestre del 2021.

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