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Club Med, è derby Italia-Francia: Bonomi non convince l’ad Giscard d’Estaing

L’ad del numero uno mondiale dei villaggi vacanze, Henri Giscard d’Estaing (figlio dell’ex presidente della Repubblica francese), ha sottolineato che la vendita all’imprenditore italiano Andrea Bonomi, la cui contro Opa è arrivata a 790 milioni di euro (21 euro per azione) porterebbe il controllo nelle mani di investitori stranieri.

Club Med, è derby Italia-Francia: Bonomi non convince l’ad Giscard d’Estaing

Dopo il caso Alstom (che però alla fine è passato agli statunitensi di General Electric), i francesi si giocano la carta dell’identità nazionale anche nella bagarre per Club Med. L’amministratore delegato del numero uno mondiale dei villaggi vacanze, Henri Giscard d’Estaing, ha infatti sottolineato che la vendita all’imprenditore italiano Andrea Bonomi, la cui contro Opa è arrivata a 790 milioni di euro (21 euro per azione) porterebbe il controllo nelle mani di investitori stranieri.

Fin dall’inizio infatti il primogenito dell’ex presidente della Repubblica francese Valery Giscard d’Estaing ha appoggiato l’offerta da 557 milioni di euro avanzata dal fondo Ardian e della conglomerata cinese Fosun, pari a 17,5 euro per azione, nonostante il rilancio superiore della cordata guidata dal manager italiano, patron di Investindustrial.

“Il progetto Gaillon, che riunisce Ardian e Fosun, si basa su uno stretto equilibrio, su una parità tra azionista francese e azionista cinese. Grazie alla partecipazione del management e di circa 400 quadri di Club Med, la maggioranza francese è assicurata”, ha dichiarato Henri Giscard d’Estaing in un’intervista a Le Figaro.

“Al contrario (il veicolo di investimento di Bonomi) Global Resorts ha un’impostazione molto diversa e vuole da solo prendere il controllo di Club, che quindi sarebbe esclusivamente in mani internazionali”, ha aggiunto. Secondo alcune fonti nelle ultime settimane Fosum-Ardian ha tentato di ottenere un sostegno da parte delle autorità contro Bonomi. “Il futuro di Club Med si basa su due pilastri: il suo rafforzamento sui suoi mercati principali, tra cui la Francia, dove continuiamo a guadagnare delle quote di mercato, e sui mercati che possono portarci crescita, la Russia, il Brasile e soprattutto la Cina, che è diventato il primo mercato turistico mondiale”, ha ancora detto l’ad di Club Med.

In attesa di sviluppi, ieri Club Méditerranée ha reso noto di aver nominato degli esperti per esaminare l’Opa lanciata da Andrea Bonomi sul gruppo francese. A destare più di qualche perplessità è il fatto che l’imprenditore italiano ha anche chiarito che sostituirà l’attuale management.

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