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Von der Leyen: “Anziani a casa forse fino a dicembre”

In un’intervista alla “Bild”, la numero uno della Commissione europea consiglia anche di non prenotare per il momento “le vacanze estive” – Possibile un vaccino anti-Covid entro il 2020 – L’Ungheria rischia sanzioni

Von der Leyen: “Anziani a casa forse fino a dicembre”

Per evitare di essere contagiati dal coronavirus, gli anziani – cioè i soggetti più a rischio – potrebbero essere costretti a rimanere a casa “fino alla fine dell’anno”. L’annuncio arriva da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, in un’intervista pubblicata sul quotidiano tedesco Bild.

Nello stesso intervento, la numero uno dell’Esecutivo comunitario consiglia anche di “non prenotare le vacanze estive”, dal momento che l’evoluzione della crisi è imprevedibile e al momento non si può essere certi di cosi si potrà o non si potrà fare fra 3-4 mesi.

“So che è difficile, so che l’isolamento è un peso – sottolinea Von der Leyen – ma è una questione di vita o di morte. Dobbiamo essere disciplinati e rimanere pazienti. Dobbiamo imparare a convivere con il virus, perché dovremo farlo ancora per molti mesi, forse fino al prossimo anno”.

LA SPERANZA DI UN VACCINO ANTI-COVID ENTRO IL 2020

Dalle colonne della Bild, la Presidente della Commissione Ue lancia anche un messaggio di speranza, affermando di nutrire la speranza che si riesca a creare un vaccino per il coronavirus Covid-19 entro la fine del 2020. In particolare, Von der Leyen parla di due team europei che “prevedono d’iniziare presto i test clinici. Poi ci sono passi per l’approvazione e la produzione su larga scala. Spero che sviluppino un vaccino entro la fine dell’anno, in modo che le vaccinazioni si possano poi effettuare rapidamente. Stiamo già parlando con diverse aziende per la produzione globale”.

LA QUESTIONE UNGHERESE

Nella stessa intervista, Von der Leyen parla anche dell’Ungheria, dove Viktor Orban ha instaurato una dittatura di fatto. Il numero uno di Budapest può infatti governare per decreto senza consultare il Parlamento, abolire le leggi in vigore, rinviare o cancellare le elezioni, e tutto questo senza alcun limite di tempo preventivamente stabilito.

In queste condizioni, sostiene la numero uno della Commissione, l’Ungheria “rischia una procedura d’infrazione” europea, perché i provvedimenti di contrasto all’epidemia “devono essere proporzionati, limitati nel tempo” e non sovvertire le regole della democrazia.

Bruxelles osserva tutti i Paesi dell’Unione, conclude Von der Leyen, “ma abbiamo un’attenzione particolare verso l’Ungheria per via delle esperienze passate”.

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