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Vacanze estive 2020: ritorno dei viaggi in auto

L’auto privata rimane la scelta preferita dal 78,3% degli italiani per gli spostamenti – Un dato in crescita rispetto al 2019 secondo un’indagine di Confturismo-Confcommerio – In coda aerei, treno e traghetti

Vacanze estive 2020: ritorno dei viaggi in auto

L’automobile torna ad essere la protagonista indiscussa di questa estate 2020. A confermare il ritorno dei viaggi (brevi) in auto è la recente indagine condotta da Swg e Confturismo-Confcommercio. Anche se si è riaperta la possibilità di volare da un Paese all’altro, gli italiani preferiscono un viaggio “più sicuro”, in grado di garantire il distanziamento sociale necessario.

Nell’epoca post Covid, vince senza ombra di dubbio il turismo di prossimità. E come meglio muoversi se non nella più totale sicurezza della propria auto? Circa il 78,3% dei viaggiatori sceglierà l’auto, contro il 12,4% e l’11,1% che invece viaggerà in aereo e in treno. Enorme il calo per i viaggi in nave: solo il 2,2% è disposto a viaggiare per mare.

Un boom inatteso anche per i camper, per i quali è previsto un’estate indimenticabile. Ad esempio, Indie Campers, leader nel noleggio europeo, ha segnato a giugno un +600% nelle prenotazioni rispetto a maggio, passando dal 24% nel 2019 al 77% delle prenotazioni 2020.

Dopo i mesi di lockdown gli italiani hanno voglia di partire, anche se una grande fetta preferisce spostarsi su distanze non eccessive: non più di 250km dalla propria abitazione. Secondo l’indagine circa il 19% del campione ritiene fattibile trasferte di una settimana ma comunque vicino casa. Molto gettonato anche l’escursionismo giornaliero, gite fuori porta per visitare una cantina o semplicemente una spiaggia limitrofa.

Tuttavia, la maggiore preoccupazione degli italiani rimane la destinazione. Tanto che a soffrirne di più sono i centri urbani, fatta eccezione per Venezia che, a dispetto di qualsiasi previsione, vede crescere l’interesse da parte degli italiani del 4,7%, secondo l’analisi di Tourism Economics per Enit. Ma a vincere è la natura: ben il 40% preferisce “stare all’aria aperta” più che vedere posti nuovi. Secondo questo risultato, gli hotel registreranno, nel migliore dei casi un calo del 25%, nel peggiore meno il 45%.

Ci troviamo in un momento storico molto particolare, a fare i conti con l’epidemia da Coronavirus che ha sconvolto tutto il mondo. Definendo una nuova realtà, in cui la parola “condivisione” significa un eventuale rischio di contagio, soprattutto per i mezzi pubblici nonostante si continua a rispettare tutte le misure di sicurezza necessarie.

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