Avendo ricevuto tutte le necessarie approvazioni da parte delle autorità competenti, Unicredit ha annunciato di aver completato l’internalizzazione del business bancassicurativo Vita in Italia, acquisendo il pieno controllo delle joint venture con Cnp Assurances e Allianz.
Per effetto del completamento delle acquisizioni, Cnp Unicredit Vita ha assunto la denominazione di Unicredit Life Insurance mentre Unicredit Allianz Vita ha assunto la denominazione di Unicredit Vita Assicurazioni.
Alessandro Santoliquido è stato nominato amministratore delegato di entrambe le società, oltre a ricoprire il ruolo di head of group insurance.
“La fusione tra ULI e UVA è prevista per il 2026. La nuova compagnia italiana di bancassicurazione vita che ne deriverà rappresenterà una significativa espansione delle fabbriche prodotto di Client Solutions e deterrà una posizione di leadership in segmenti di valore quali le polizze unit-linked e vita protezione”, sottolinea in una nota la Banca guidata da Andrea Orcel.
Unicredit chiederà Danish Compromise
In linea con la normativa in materia, una volta classificata come conglomerato finanziario, Unicredit prevede di richiedere il riconoscimento del Danish Compromise.
La nota sottolinea inoltre che, a seguito di partnership di lunga data con due gruppi assicurativi globali come Cnp Assurances e Allianz, l’internalizzazione delle fabbriche di bancassicurazione vita in Italia consentirà a Unicredit di costruire una società efficiente in un settore che genera commissioni per la banca, ma anche di ottenere sinergie di business rafforzando ulteriormente il livello di servizio e il value for money per i clienti, favorendo nel contempo una significativa crescita del business.
L’attuale assetto del business bancassicurativo nei rami danni in Italia non viene impattato e continuerà a essere gestito tramite la joint venture Unicredit Allianz Assicurazioni nei termini già comunicati al mercato nel gennaio 2022.
Unicredit: impatto sul Cet1 di circa -25 punti base
L’impatto dell’operazione sul rapporto Cet1 del gruppo nel secondo trimestre è atteso essere di circa -25 punti base. “Si prevede che tale impatto sarà neutralizzato una volta che UniCredit sarà riconosciuta come Conglomerato Finanziario a pieno titolo, soggetto a
vigilanza supplementare, e otterrà l’applicazione del Danish Compromise”, fa sapere la banca che prevede inoltre che le due transazioni contribuiranno significativamente all’incremento dei ricavi assicurativi di 400 milioni di euro all’anno entro il 2027 rispetto al dato 2024.
Alessandro Santoliquido, responsabile group insurance di Unicredit, ha commentato: “Questa operazione rappresenta una tappa fondamentale nel percorso verso la creazione di una compagnia di assicurazioni vita leader in Italia. Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento del mercato non solo in termini di dimensioni, ma anche per efficienza, innovazione di prodotto e qualità del servizio al cliente. L’impegno è ora quello di realizzare la fusione il più rapidamente possibile per affrontare la prossima fase di crescita offrendo ai clienti le migliori soluzioni”.