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Pop Sondrio nel mirino della Bce: “Gravi carenze” nella governance della banca, chieste “misure correttive”

Dopo un’ispezione di 6 mesi sul rischio di credito, la Bce avrebbe individuato “significative carenze” che incidono tra l’altro sul sistema di gestione del rischio del credito” della Popolare di Sondrio

Pop Sondrio nel mirino della Bce: “Gravi carenze” nella governance della banca, chieste “misure correttive”

La Bce accende un faro sulla Popolare di Sondrio. La banca, che è attualmente una delle protagonista del risiko bancario italiano per via dell’offerta da 4,3 miliardi di Bper, secondo l’Eurotower arebbe afflitta da “gravi” e “significative carenze” che “incidono tra l’altro sul suo sistema di gestione del rischio di credito”. Lo rivela l’Ansa, secondo cui, la Banca Centrale Europea avrebbe anche impartito all’istituto una serie di “misure di vigilanza” volte a migliorare il governo societario, le cui problematiche coinvolgono non solo le funzioni di risk management, compliance e audit ma anche “la struttura e il funzionamento” della dirigenza apicale. Le richieste, comunicate a Sondrio lo scorso 29 aprile, sono il risultato di un’ispezione di sei mesi sul rischio di credito.

Pop Sondrio: dalla Bce chieste “misure di vigilanza”

Secondo l’Ansa, tra le richieste dell’istituto di Francoforte per ovviare alle “significative carenze” rilevate ci sarebbero il “potenziamento della struttura e del funzionamento del livello dirigenziale” e il  “rafforzamento dell’efficacia del consiglio di amministrazione

“Per consentire all’organo di amministrazione di assicurare una gestione efficace e prudente e agevolare un adeguato funzionamento delle funzioni di gestione interna dei rischi, conformità alle norme e revisioni interne”, si legge nella decisione comunicata lo scorso 29 aprile, la Bce chiede alla Sondrio di “rafforzare i propri dispositivi, processi, meccanismi e strategie nell’area della governance”.

Sul fronte del “rafforzamento” dell’azione del cda vengono invece prescritti “revisione e rafforzamento della sua governance sul quadro di gestione del rischio di credito per assicurare” che il cda “sorvegli adeguatamente e proponga critiche costruttive” su strategie, gestione e processi decisionali “con particolare attenzione al rischio di credito nonché al funzionamento delle unità di controllo interno“. 

La Sondrio dovrà inoltre presentare alla Banca Centrale Europea “un piano che delinea le azioni necessarie ad attuare il quadro di governance rivisto, nonché le date entro le quali tali azioni saranno intraprese”. Allo scopo di “aumentare la consapevolezza dell’intero” consiglio “sulla sostanza delle questioni oggetto di discussione” la Sondrio dovrà “rivedere la propria politica” sulla “gestione e condivisione delle informazioni” a livello di cda.

Bce alla Pop Sondrio”: “Migliorare la struttura dirigenziale, Ad compreso”

Ancora più rigide le prescrizioni con cui viene chiesto di “migliorare la struttura e il funzionamento a livello dirigenziale, ossia il funzionamento del management di C-level compresi tra l’altro” l’amministratore delegato, il responsabile del risk management e il direttore crediti.

La Bce impone  infine di “condurre una valutazione indipendente da svolgere con il supporto di un consulente esterno indipendente specializzato” allo scopo di “individuare le azioni necessarie per potenziare il funzionamento dell’alta dirigenza (C-level) per superare eventuali carenze di governance esistenti”. La valutazione, deve concentrarsi “almeno” su quattro aspetti (“evitare la concentrazione” dei poteri, “separare” le funzioni degli alti dirigenti, “assegnare chiare responsabilità” alle funzioni “chiave”, “migliorare la sorveglianza dei processi decisionali a livello dell’alta dirigenza”) nonché “sull’adeguata composizione dell’attuale squadra di C-level e tenere conto dell’ambiente di mercato in evoluzione, delle prassi seguite nel settore bancario e della crescente complessità del gruppo e del profilo di rischio”.

Sulla base di tale valutazione il cda della Sondrio dovrà “trasmettere alla Bce entro il 30 settembre 2025″ un piano “che delinei le azioni necessarie a migliorare la struttura e del funzionamento” del top management “entro il 31 dicembre 2025”. 

Pop Sondrio e l’Ops di Bper

Lo scorso 6 febbraio Bper ha lanciato sulla Popolare di Sondrio un’ops da 4,3 miliardi di euro. L’offerta è finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale, che consentirà di esercitare il controllo. Sia Pop Sondrio che Bper sono controllate da Unipol che possiede il 19,7% di entrambe le banche.

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