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Marchionne: il prossimo passo per Fca? Un nuovo partner

Nessuna indicazione sulla tempistica, ma per il Ceo del gruppo si tratta di “un passaggio dovuto” e “non c’è alcuna restrizione su un possibile candidato” – “Stiamo facendo uno sforzo immane a livello di capitale per sviluppare le piattaforme e i motori” – Sul fronte italiano, le mille assunzioni a Melfi sono “un segnale estremamente positivo per il Paese”.

Marchionne: il prossimo passo per Fca? Un nuovo partner

Un nuovo partner industriale per Fca? “Sono convinto che sia un passaggio dovuto e non ho alcuna restrizione su un possibile candidato”. Con queste parole Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, ha aperto alla possibilità di traghettare verso un’ulteriore alleanza il gruppo nato dalla fusione delle case di Torino e Detroit.

“Spero che venga capito lo sforzo immane che stiamo facendo a livello di capitale per sviluppare le piattaforme e i motori”, ha aggiunto ieri il manager all’apertura del Salone dell’Auto di Detroit, precisando che “il percorso dovrà essere condiviso al massimo”, visti gli elevati costi per lo sviluppo di nuovi modelli. Marchionne ha però chiarito di non poter fornire alcuna tempistica per l’indicazione del nuovo partner. 

Sul fronte italiano, invece, l’ad ha definito “un segnale estremamente positivo per il Paese” l’annuncio di oltre mille nuove assunzioni, oltre al rientro di tutti i 5.418 lavoratori in cassa integrazione, nello stabilimento di Melfi (dove si producono la Fiat 500X e la Jeep Renegade), cui si aggiungeranno altri 350 dipendenti temporaneamente trasferiti dagli stabilimenti di Cassino e di Pomigliano d’Arco. 

Melfi diventerà “il più grande stabilimento di vetture d’Italia – ha continuato il numero uno di Fca –. Stiamo assumendo persone  perché ne abbiamo bisogno, non per via del Jobs act. Ma se i risultati si consolideranno utilizzeremo il contratto a tutele crescenti al posto dei contratti interinali”. 

Marchionne ha poi annunciato che Fiat-Chrysler “punta a vendere 5 milioni di auto nel 2015”, mentre per quel che riguarda i conti del 2014, che saranno presentati il 22 gennaio, “non ci sono state deviazioni” rispetto ai target.

Quanto alla Ferrari, il Ceo ha ribadito che “sarà un anno difficile in Formula Uno, perché siamo partiti indietro” e ha annunciato che l’Ipo sul 10% del Cavallino arriverà probabilmente entro il primo semestre del 2015. 

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