Condividi

Italgas Reti, efficace la fusione con 2i Rete Gas. L’Ad Gallo: “Traguardo straordinario, ora il piano industriale”

L’operazione è andata in porto prima del previsto, a soli tre mesi dal closing, ed è stata accolta con molto favore dal mercato. L’Ad: “Fondamentale investire in infrastrutture ma senza approccio ideologico”

Italgas Reti, efficace la fusione con 2i Rete Gas. L’Ad Gallo: “Traguardo straordinario, ora il piano industriale”

Si è mostrato entusiasta l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, nel commentare il completamente della fusione per incorporazione di 2i Rete Gas in Italgas Reti, la principale delle società operative del Gruppo Italgas. L’operazione è andata in porto in tempi molto veloci e del nuovo assetto beneficierà il piano industriale al 2031 che sarà presentato a fine ottobre: si completa così il percorso di integrazione avviato subito a valle dell’acquisizione perfezionata ad aprile e sostenuta da un aumento di capitale accolto con grande favore dal mercato. “Dopo solo tre mesi dal closing dell’acquisizione di
2i Rete Gas – ha appunto detto Gallo – raggiungiamo il primo traguardo con una rapidità che non ha precedenti per operazioni di questa portata. È un risultato straordinario, frutto di una visione chiara, una pianificazione rigorosa e soprattutto della grande professionalità delle persone coinvolte. Questa integrazione permette di realizzare efficienze operative e sinergie industriali a beneficio di territori, comunità e più in generale del settore della distribuzione del gas italiano e internazionale”.

Il nuovo assetto societario

Con l’incorporazione il gruppo attivo nella distribuzione del gas ridisegna l’organizzazione territoriale con una presenza ancora più capillare in Italia: sono ora oltre 4.000 comuni e circa 12 milioni i clienti serviti, attraverso 150.000 chilometri di reti e una forza lavoro di circa 6.500 dipendenti. Inoltre la fusione delle due realtà, avvenuta in anticipo rispetto alle previsioni, consentirà di rappresentare in modo “granulare” le molteplici leve di creazione di valore nel nuovo piano industriale 2025-2031 che sarà reso pubblico il prossimo 29 ottobre. L’Ad Gallo, intervenendo in un convegno nella giornata di lunedì, aveva già sottolineare l’importanza di operazioni di questo tipo: le infrastrutture sia di gas che elettrico che oggi l’Italia ha ci hanno permesso più di altri altri Paesi di superare la crisi derivante dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Quindi l’investire sulle infrastrutture è fondamentale, se vogliamo fronteggiare delle crisi come quelle alle quali stiamo assistendo”.

Appello all’Ue: meno ideologia, più neutralità tecnologica

“Dobbiamo abbandonare l’approccio ideologico – ha aggiunto Gallo, allargando la riflessione – che purtroppo ha contraddistinto in maniera molto marcata soprattutto la precedente Commissione europea, perché con l’approccio ideologico non si riesce a risolvere il trilemma di sicurezza degli approvvigionamenti, costo dell’energia e sostenibilità”. Per l’amministratore delegato di Italgas è stato sbagliato soprattutto indicare non solo l’obiettivo ma “come arrivarci, quale strada seguire, che è fondamentalmente sbagliato perché vuol dire limitare le possibilità che ci dà l’innovazione, limitare le possibilità del mercato. Bisogna dunque abbandonare l’approccio ideologico e passare invece a un approccio di neutralità tecnologica, andando a valutare tutte le possibili fonti, tutte le possibili opportunità”, ha chiuso Gallo.

Commenta