Un passo avanti concreto verso la transizione energetica locale. È così che Fondazione Cer Italia definisce il decreto firmato il 16 maggio 2025 dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che introduce importanti modifiche alla disciplina sulle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e sull’autoconsumo.
Tra le principali novità, l’estensione dell’accesso agli incentivi del Pnrr anche ai comuni con meno di 50 mila abitanti. Una misura attesa da tempo, che apre la porta alla partecipazione di numerosi territori finora esclusi dalle agevolazioni per l’avvio di Cer, specialmente nei centri urbani di medie dimensioni.
Chiassai Martini: “Così si accelera la transizione nei territori”
“Si tratta di un provvedimento strategico e necessario – ha commentato Silvia Chiassai Martini, presidente di Fondazione Cer Italia e sindaco di Montevarchi – che recepisce le istanze avanzate da molti operatori e territori. È una svolta per la transizione energetica locale“.
L’intervento ministeriale viene accolto con favore anche per altri elementi chiave:
- maggiore flessibilità nei tempi di messa in esercizio degli impianti,
- possibilità di anticipare fino al 30% del contributo,
- retroattività delle nuove regole per le richieste già presentate,
- e la rimozione del fattore di riduzione in caso di cumulo con altri contributi, estesa ora anche alle persone fisiche.
“Queste modifiche vanno nella direzione giusta – spiega Chiassai Martini: rendere più accessibile e sostenibile l’opportunità di usufruire di un aiuto importante per realizzare impianti che permettano di avere un incentivo garantito per vent’anni, per tutti coloro che decidono di contribuire alla transizione energetica del nostro paese, entrando in Cer già esistenti che possono richiedere i fondi Pnrr, favorendo una reale partecipazione dei cittadini, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. Siamo ottimisti che questi correttivi si traducano rapidamente in un’accelerazione concreta dei progetti sul territorio nazionale“.
Un modello nazionale “plug&play” per Comuni e cittadini
Fondazione Cer Italia, che ad oggi riunisce 53 Comuni da ogni parte del Paese, si conferma il punto di riferimento nazionale per lo sviluppo delle Cer a guida pubblica. Nata nel 2023, la Fondazione promuove un modello partecipativo, sostenibile e replicabile su scala nazionale.
Il sistema proposto è pensato per essere facilmente implementabile (“plug&play”) dalle amministrazioni locali. Offre un supporto completo, gratuito e semplificato per accedere ai fondi Pnrr, alleggerendo i Comuni dalle complessità burocratiche e velocizzando l’attivazione delle configurazioni di autoconsumo condiviso.
L’ingresso in una Cer non comporta costi per gli aderenti e consente di sfruttare appieno i benefici economici, ambientali e sociali legati all’autoproduzione e condivisione di energia rinnovabile. A trarne vantaggio non sono solo i cittadini e le imprese, ma anche il terzo settore, i Comuni e persino le realtà religiose.
Il modello promosso da Fondazione CER Italia mira a generare risparmio energetico, crescita economica e inclusione sociale, contribuendo a costruire un futuro più equo e sostenibile per le generazioni future.
Il decreto, firmato dal ministro Pichetto Fratin, sarà ora sottoposto al vaglio della Corte dei Conti prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. “Confidiamo in una rapida conclusione dell’iter – ha concluso Chiassai Martini – così che le nuove disposizioni possano entrare in vigore al più presto e contribuire a promuovere la transizione energetica di tutto il Paese”.
Cos’è la Fondazione Cer Italia
Fondazione Cer Italia è la prima Comunità Energetica Rinnovabile attiva su scala nazionale, nata nel 2023 per iniziativa del Comune di Montevarchi. Senza fini di lucro e priva di rischi per gli aderenti, promuove un modello di energia sostenibile e inclusiva, facilitando l’accesso ai fondi PNRR e favorendo la partecipazione di cittadini, imprese ed enti locali, in particolare nei piccoli comuni.
Con oltre 53 amministrazioni già coinvolte, la Fondazione offre un sistema semplice per entrare nelle CER, garantendo risparmio energetico e autonomia. Grazie a partnership con realtà come Aboca, Beghelli, Monte dei Paschi, ENEL e WeEnergy’s, i partecipanti possono ridurre la bolletta fino al 30% (o fino al 60% se produttori). L’iniziativa contribuisce alla transizione ecologica, al contrasto della povertà energetica e allo sviluppo economico e sociale dei territori.