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Banco Bpm, exploit dell’utile: migliora le attese e supera il miliardo di euro. Castagna: “Risiko? Mps e Agricole ci mostrano la via”

A contribuire al profitto è stata in buona parte l’operazione Anima. Confermata la guidance 2025 con l’utile a sfiorare i 2 miliardi. Acconto dividendi da 700 milioni. Semestrale da record pure per Pop Sondrio, con l’utile migliore di sempre: cda si dimette, assemblea 15 settembre

Banco Bpm, exploit dell’utile: migliora le attese e supera il miliardo di euro. Castagna: “Risiko? Mps e Agricole ci mostrano la via”

Semestre brillante per Banco Bpm, una delle banche coinvolte nel risiko di questi mesi. L’utile ha raggiunto un traguardo oltre le più rosee aspettative degli analisti, superando la barriera del miliardo di euro a 1,2 miliardi, il 62% in più rispetto ad un anno fa. E alla fine del 2025 andrà ancora meglio, visto che la banca ha contestualmente confermato il target dell’intero anno a 1,95 miliardi: “I risultati raggiunti portano ad una piena conferma della guidance di risultato netto per il 2025, pur considerando un ulteriore taglio dei tassi di interesse atteso entro la fine dell’esercizio”, spiega la banca in una nota. A contribuire a questo exploit del profitto è stata anche l’operazione Anima, che “nel primo trimestre di consolidamento ha dato un contributo significativo sia in termini di volumi sia di redditività con un +23% alle commissioni nette e +11% all’utile netto, già in linea rispetto ai target 2027 di piano strategico”, ha spiegato Banco Bpm nel pubblicare i conti.

I proventi operativi sono aumentati dell’8,2% a 3 miliardi, con margine di interesse a 1,6 miliardi (-7%) e commissioni nette a 1,2 miliardi (+15,3%). Stabili (+0,7%) a 1,35 miliardi gli oneri operativi, per un rapporto cost/income sceso al 44,6% (45,2% a perimetro costante). Quanto alla solidità patrimoniale, il Cet 1 di Banco Bpm nel semestre è “oltre il 13,3%, superiore rispetto al target di piano del 13% post acquisizione di Anima“, comunica la banca. Banco Bpm prevede inoltre un acconto dividendi per il 2025 pari a circa 700 milioni (+17% rispetto al 2024), pari a una cedola per azione di 0,46 euro. Il dividend yield atteso su base annua è pari all’8%. I dividendi cumulati del 2024 più l’acconto 2025, sottolinea la banca, raggiungono i 2,2 miliardi, “proseguendo con il giusto passo verso il target di remunerazione 2024-2027” di oltre 6 miliardi. Banco Bpm nota infine che la “total shareholder remuneration dal 6 novembre 2024, data dell’annuncio dell’offerta su Anima” è pari al 91%, “il livello più alto tra tutte le banche italiane”.

Banco Bpm, cosa ha detto l’ad Castagna sul risiko

“Mps e Agricole ci mostrano la via”

L’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, conferma che aspetta di “vedere dopo il primo round” del risiko bancario “quella che sarà la situazione” del sistema ma “abbiamo già qualcosa che può mostrarci la via” e cioè la partecipazione del 9% in Mps e l’ascesa dell’Agricole nel suo azionariato. “Vedremo che cosa accadrà a Mps dopo l’operazione con Mediobanca“, ha detto agli analisti mentre per quanto riguarda i francesi “vedremo come che cosa chiederanno e che cosa vorranno fare. Lo esamineremo con indipendenza nel miglior interesse dei nostri azionisti”.

“Golden power un limite? Saliti da 10 a 17 miliardi”

“Non ho mai considerato il golden power come un limite per i nostri azionisti. L’M&A è iniziato con un offerta da 10 miliardi (quella di Unicredit, ndr) e adesso abbiamo una banca che ne vale quasi 17″. Lo ha detto ancora Castagna, rispondendo a un analista che chiedeva se il golden power, avendo impedito un potenziale rilancio di Unicredit, abbia potuto rappresentare un limite alla creazione di valore per gli azionisti della banca. “Nessun limite per la nostra banca, nessun limite standalone, nessun limite per ulteriore consolidamento. Poi non posso farci niente se qualcuno è stato fermato dalla paura del golden power, non è la domanda a cui posso rispondere”, ha aggiunto Castagna. “Il golden power non è qualcosa che possiamo decidere” ma rappresenta “la nuova normalità”.

“Delisting Anima? Valutiamo tutte le opzioni”

“Lasciatemi essere un po’ prudente trattandosi di una società quotata. Quello che posso dire è che valuteremo tutte le opzioni”, ha risposto Castagna interpellato dagli analisti in merito a un possibile delisting di Anima. Il ceo ha spiegato che “è trascorso solo poco tempo” da quando la banca è tornata libera di muoversi per effetto del venir meno della passivity rule e che sul tema dell’acquisto delle minorities di Anima “potremo dire di più” nel terzo trimestre.

Popolare Sondrio: miglior semestre di sempre, utile +28%. Il dg Pedranzini: “Su Bper possibili rischi di execution”

La Banca Popolare di Sondrio chiude il migliore semestre nella sua storia con un utile netto pari a 336,2 milioni di euro, in rialzo del 28% rispetto allo scorso anno. Una degli istituti di credito coinvolti nel risiko degli ultimi mesi, culminato nel suo caso con l’ingresso nel gruppo Bper, ha registrato una attività bancaria caratteristica in crescita a 783,2 milioni di euro (+4,3% anno su anno), e anche il margine di interesse ha evidenziato un ulteriore incremento a 555,7 milioni (+3,3% anno su anno). “Siamo in piena salute – ha commentato il consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini -. Siamo una banca di valore, fatta di persone capaci che potranno portare alta l’eredità della Popolare di Sondrio e trovare spazio nei progetti e negli sviluppi del gruppo Bper. L’ingresso nel nuovo gruppo costituisce una novità assoluta per la Banca Popolare di Sondrio, che ha costruito i suoi 154 anni di storia in piena autonomia, senza mai aggregare altre entità, dimostrando di poter crescere per linee interne fino a trasformare la “piccola Popolare” nella settima banca italiana”.

Successivamente, nella conference call, incalzato dalle domande degli analisti Pedranzini è apparso un po’ più prudente sull’effettiva fusione con Bper: “Su questo punto vedo dei potenziali rischi di execution. Nella fusione di Sondrio in Bper andiamo a integrare una banca che ha le sue peculiarità, che è solida, buona e redditizia ma ha tante peculiarità, come ad esempio l’attività internazionale. Un conto è dire integriamo l’attività internazionale, un conto è mettere a terra questa integrazione”. Il cda della banca ha come previsto rassegnato le dimissioni, convocando l’assemblea per la data del 15 settembre.

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