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Assemblea Tim 2025: ok a bilancio, remunerazioni e ampliamento oggetto sociale. Bocciata riduzione membri Cda

L’assemblea Tim 2025 ha approvato anche la nomina di un dirigente dedicato alla sostenibilità. Respinte invece le proposte di aumentare la soglia azionaria per presentare le liste e modificare le regole di elezione e voto

Assemblea Tim 2025: ok a bilancio, remunerazioni e ampliamento oggetto sociale. Bocciata riduzione membri Cda

L’assemblea Tim 2025 si è conclusa con l’approvazione del bilancio e dei piani di incentivazione destinati ai manager. Ma in sede straordinaria, i soci hanno messo un freno ad alcune modifiche statutarie chiave, respingendo l’aumento della soglia minima di azioni per presentare liste al consiglio di amministrazione e al collegio sindacale, oltre ad altre proposte sulle modalità di elezione e le regole di voto.

In compenso, è stata largamente approvata l’estensione dell’oggetto sociale di Tim e l’introduzione di una nuova figura dedicata alla rendicontazione della sostenibilità

A Piazza Affari, il titolo Tim sale del 2,03% a 0,4 euro per azione.

Tim: via libera al bilancio e alle remunerazioni

Nel primo anno con Poste italiane come azionista di riferimento al 24,8% (mentre Vivendi scende al 2,5%), la partecipazione all’assemblea è stata del 54,7% del capitale ordinario. I soci hanno approvato con il 99,9%dei voti il bilancio al 31 dicembre 2024.

Anche la politica remunerativa ha ricevuto il suo sigillo, con il 93,99% dei voti a favore per la prima sezione e l’87,33% per la seconda, confermando un clima di consenso sui compensi corrisposti. L’attenzione dei soci si è focalizzata anche sui piani di incentivazione per manager, con percentuali di approvazione che sfiorano l’unanimità per il “Piano Lti di Performance Share 2025-2027” (98,83%) e il “Piano di Phantom Shares 2025-2027” (99,45%). Il piano Stock Option 2022-2024, invece, ha raccolto una maggioranza più “timida”, con il 66,3% dei voti favorevoli.

Le “sorprese” dell’assemblea di Tim: le proposte respinte

Nel capitolo più “movimentato” dell’assemblea, Tim non è riuscita a raggiungere il fatidico 66% di voti favorevoli per alcune modifiche chiave agli articoli 9, 17 e 19 dello statuto sociale. Tra queste:

  • Riduzione del numero massimo di componenti del Cda (65,96%)
  • Aumento della soglia azionaria per la presentazione delle liste (65,96%)
  • Modifiche ai criteri di riparto tra le liste per l’elezione degli amministratori (65,96%)

Tutte bocciate di pochissimo.

Stessa sorte per le proposte relative al collegio sindacale e al diritto di voto in assemblea, con percentuali di approvazione rispettivamente al 65,92% e 60,17%.

La svolta green: ok all’ampliamento dell’oggetto sociale

Con largo consenso, invece, è stata approvata la modifica dell’oggetto sociale, che ora prevede un ampliamento dei servizi offerti da Tim, (articolo 3), insieme ad altre variazioni minori, tra cui la nomina di un dirigente dedicato alla rendicontazione della sostenibilità e l’eliminazione dell’obbligo di reintegro del vincolo di sospensione d’imposta per coprire le perdite dei bilanci 2023 e 2024.

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