Le Borse asiatiche hanno avuto un giorno di alti e bassi, in attesa di notizie sul fronte americano: continua quindi a influenzare il mood il timore di un ‘shutdown’ del Governo statunitense a seguito del braccio di ferro intercorso tra il presidente Obama e l’opposizione. Con l’approssimarsi dell’ultimatum di mezzanotte, il confronto fra le parti non sembra dare segni di conclusione. E anche se la lotta sul budget dovesse chiudersi positivamente, ci sono ancora disaccordi sull’innalzamento del tetto del debito oggi pari a 16,7 trilioni di dollari.
Sul fronte aziendale, Honda Motor, il costruttore automobilistico che realizza l’80% del proprio fatturato all’estero, è cresciuto dell’1,9% a Tokio. Nippon Steel & Sumitomo Metal, il maggior produttore di acciaio al mondo, è aumentato del 2,4% dopo aver promesso un’accelerazione del taglio dei costi e aver rimandato ogni decisione sull’aumento della capacità. Al contrario, Newcrest Mining, il maggior produttore australiano di oro, è precipitato del 2,3% a causa della caduta dei corsi dei futures sull’oro in lingotti.
L’indice MSCI Asia Pacific cresceva dello 0,3% a 138.94 alle 11:18 a Tokio, dopo essere calato dello 0,2 per cento. Tra gli operatori c’è chi mostra ottimismo: “Anche se i politici permetteranno lo ‘shutdown’, ciò sarà solo temporaneo – spiega Angus Gluskie, chief investment officer di White Funds Management a Sydney –. La gente vuole vedere questo problema risolto e i dati provenienti dall’Asia stano migliorando. Questo può portare ottimismo tra gli investitori”.
Il Topix giapponese è avanzato dello 0,8 per cento grazie all’aumento della fiducia delle imprese. Inoltre, il primo ministro Abe potrebbe annunciare un pacchetto economico da 61 miliardi di dollari Usa. Il sudcoreano Kospi ha guadagnato lo 0,6%, mentre lo Straits Time di Singapore ha fatto un balzo dello 0,9 per cento. I mercati finanziari di Hong Kong e Cina erano chiusi oggi.
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