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Analisti e agenzie di rating pronosticano un futuro negativo per le utility italiane

Hsbc ha abbassato il rating di Enel e Terna da “neutral” a “underweight” e il target a 3 e 2,8 per la difficoltà del quadro macroeconomico. Soltanto Snam Rete Gas e Saipem mostrano una discreta tenuta. Hsbc ha premiato la sostenibilità dei dividendi della prima con un “overweight”, mentre Morgan Stanley e Citigroup hanno alzato il target della seconda.

Analisti e agenzie di rating pronosticano un futuro negativo per le utility italiane

Le utility continuano ad arrancare in Borsa e di conseguenza ne risentono anche la valutazioni elaborate da analisti e agenzie di rating. Hsbc ha abbassato il rating di Enel e Terna da “neutral” a “underweight” e il target rispettivamente a 3 e 2,8 euro a causa della complessità del quadro macroeconomico.  

Ad intimorire Hsbc anche un eventuale taglio del merito creditizio italiano che potrebbe arrivare nel 2012. La banca d’affari ha ridotto le stime sulla redditività della società da qui al 2013 e dichiarato che prevede per il 2012 un dividendo di 0,26 euro e per il 2013 una cedola pari a 0,27 euro.

Soltanto Snam Rete Gas e Saipem mostrano una discreta tenuta.  Hsbc ha premiato la sostenibilità dei dividendi della prima con un “overweight”, mentre Morgan Stanley e Citigroup hanno alzato il target della seconda. Non è un caso: Snam è la più “regolamentata”e Saipem la più internazionale.

Intanto , dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob, si apprende che il 14 novembre BNP Paribas è diventato uno dei maggiori azionisti di Enel, con una partecipazione del 3,374% del capitale. L’istituto francese ha precisato che lo 0,8% è senza diritto di voto. Tra i big europei, Hsbc ha alzato il rating di GDF Suez a “overweight” (sovrappesare) dal precedente “neutrale” e ha aumentato il prezzo obiettivo da 23 a 24 euro e migliorato da “underweight” (sottopesare) a “overweight” (sovrappesare) il giudizio sulla tedesca e.On.

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