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Alitalia, Di Maio: “Resta italiana, ma niente nazionalizzazione”

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, è intervenuto sulla vicenda dopo le indiscrezioni del quotidiano La Stampa secondo cui il governo M5S-Lega starebbe studiando un piano per avere il 100% del gruppo: “Non è possibile per una serie di norme europee, che tra l’altro vorrei ridiscutere”.

Alitalia, Di Maio: “Resta italiana, ma niente nazionalizzazione”

“La nazionalizzazione old style non è fattibile per tutta una serie di norme europee, che io tra l’altro vorrei ridiscutere”. Così il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, è intervenuto sulla vicenda Alitalia, dopo le indiscrezioni – a questo punto in parte smentite – del quotidiano La Stampa secondo cui il governo M5S-Lega starebbe studiando un piano per avere il 100% del gruppo e non più il 51% come emerso in precedenza. Invece pare che interessi proprio il 51%, visto che Di Maio ha aggiunto che, se non è prevista una nazionalizzazione, “è però evidente che per questo governo Alitalia deve restare un vettore dello Stato italiano, legato a realtà produttive italiane”.

Di Maio è intervenuto sulla questione in Senato, durante l’approvazione del Decreto Dignità, primo provvedimento-simbolo del nuovo esecutivo, che porta la sua firma. “Ma in questo momento affrontiamo la questione Alitalia con le scadenze che ci sono“, ha chiuso il ministro dello Sviluppo economico.

L’indiscrezione de La Stampa era quella di una soluzione tutta italiana, per salvaguardare i posti di lavoro e avere nuovamente una compagnia aerea di bandiera. Per questo i due partiti di maggioranza avrebbero concordato l’ipotesi di creare una “newco” partecipata da aziende pubbliche, a partire in primo luogo dalle Ferrovie dello Stato e altre aziende statali dei trasporti, ma in ballo c’e’ anche la partecipazione della Cassa depositi e prestiti e di Poste. Un partner industriale non sarebbe invece una priorità, nei piani di Lega e Cinque Stelle andrebbe individuato solo successivamente.

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