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Asta Bot, raddoppiano i rendimenti

Il tasso d’interesse per i Bot annuali ha raggiunto il 2,84%, ma il Tesoro ha collocato tutti gli 8 miliardi di euro che si era dato come obiettivo – Per i Bot a tre mesi rendimenti quasi triplicati – Piazza Affari si risolleva e guadagna l’1,55% – La forbice dello spread si riduce.

Asta Bot, raddoppiano i rendimenti

Al sesto giorno Piazza Affari rialza la testa. Nella giornata dedicata all’asta dei Bot l’indice FtseMib dopo cinque sedute consecutive al ribasso, a metà mattina tenta il rimbalzo: il listino guadagna l’1,55%; scende il rendimento del Btp decennale al 5,58% e si restringe lo spread a 383 punti base (-10 punti base).

Le tensioni sui mercati, come previsto, hanno condizionato l’offerta dei Bot. Il Tesoro ha collocato tutti gli otto miliardi di euro che si era dato come obiettivo per il Bot a 12 mesi con scadenza aprile 2013. Ma il rendimento è quasi raddoppiato al 2,84% dall’1,492% del mese scorso. In forte ascesa anche i titoli a brevissimo termine: il Tesoro ha collocato tutti i tre miliardi di euro che si era dato come obiettivo per il Bot trimestrale luglio 2012, con un rendimento salito all’1,249%. Nell’ultima asta di marzo il Tesoro aveva collocato Bot a tre mesi con un rendimento dello 0,49%.

La Borsa comunque registra con un sospiro di sollievo la notizia che è stato assorbito l’intero quantitativo in offerta, anche se non va sottovalutato l’impegno “politico” del sistema del credito. L’impegno delle banche italiane a protezione della diga dei titoli di Stato è stato ribadito in mattinata dal direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini.

In Europa, Francoforte è in rialzo dello 0,8% e Parigi dello 0,64%. Madrid sale dell’1,3%: in linea con le previsioni la produzione industriale in Spagna, scesa del 5,1% in febbraio, gli economisti si aspettavano un calo del 5%.

L’euro recupera posizioni nei confronti del dollaro a 1,312 da 1,3108 della chiusura.

Già prima dell’asta le banche, dopo la Caporetto del martedì nero sono partite di slancio le banche. Dopo aver perso il 23% nelle ultime sette sedute, chiuse tutte in ribasso, Unicredit rimbalza e guadagna il 4,4%. Intesa Sanpaolo +5%, Ubi Banca +4%, Banco Popolare +3,6%. A questo prezzi, dopo quattro anni di giudizi negativi o cauti, anche Hsbc ha portato la raccomandazione sulle banche europee a overweight dal precedente neutral. Rimbalzano anche le Generali +1,6%, al pari dei valori del gestito: Azimut +1,7% e Mediolanum +1%.

In ripresa, tra i titoli più bersagliati, anche Fiat che guadagna il 3%, bene Fiat Industrial +1,5%. Pirelli + 0,4%. Boccata d’ossigeno per A2A +2%, già caduta ai minimi.

Enel in equilibrio dopo i dati deludenti dei consumi elettrici in Italia scesi del 4,9% a febbraio.

Intanto continua la marcia di Rcs Mediagroup, prima sospesa per eccesso di rialzo, che segna un guadagno del 7%.

 

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