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Grecia, arrivani i primi “sì'” delle banche private

di Ugo Bertone – I Governi tedesco e francese sondano il terreno per capire quali banche siano disposte a partecipare alla ristrutturazione del debito ellenico – Oggi riunione a Francoforte, mentre, secondo fonti governative a Roma, anche gli istituti italiani potrebbero fare la loro parte – Nelle Borse attesa tensione sui bancari

L’ANTITRUST E L’ISVAP DICONO SI’ ALL’AUMENTO FONSAI
SCONTO DEL 39%, LA COMPAGNIA CEDERA’ L’1% GENERALI

Le condizioni dell’aumento di capitale Fonsai, approvate nel consiglio che si è runito fino a notte inoltrata, verranno rese pubbliche prima dell’avvio della seduta di stamane. La compagnia, comunque, ha ricevuto sia via il libera dell’Isvap che quello dell’Antitrust dopo che sono stati ribaditi i paletti che limitano l’influenza futura di Unicredit per quanto riguarda la partecipazione Fonsai in  Mediobanca (i tre consiglieri di nomina Unicredit non parteciperanno alle decisioni su piazzetta Cuccia) che nei confronti delle Generali (Lionella Ligreti, membro del cda Mediobanca per conto di Fonsai, non parteciperà alle decisioni sulla compagnia triestina). Inoltre è previsto che la stessa Fonsai metta in vendita la quota, l’1% circa, nelle stesse Generali. Lo “sconto” sulle azioni di nuova emissione della compagnia del gruppo Ligresti sarà del 39%, quello sui titoli della controllata Milano del 37.

USA, RALLENTA LA RIPRESA. TASSI FERMI PER UN PERIODO ESTESO
BERNANKE STOPPA GLI ACQUISTI DI T-BOND. IL “QE3” SOLO IN AUTUNNO

La ripresa va avanti ma piano, assai più piano del previsto. Il mercato del lavoro, peraltro, si è indebolito rispetto ad aprile, in occasione del precedente vertice del Fomc. Per giunta, dopo la conclusione del vertice della banca centrale, la Fed ha rivisto al ribasso le previsioni sulla crescita (+2,7% il pil contro 2,9%, solo 3,3% nel 2012 contro 3,7%)  mentre l’inflazione sembra destinata a restare più alta di quanto stimato ad aprile: 1,5% (contro 1,3%) l’inflazione “core”, al netto di alimentari ed energia. I disoccupati, in cambio, non scenderanno sotto l’8,9% quest’anno e l’8,2% nel 2012, l’anno elettorale.

Di fronte a questa diagnosi Ben Bernanke ha annunciato questa strategia: cessano gli acquisti nell’ambito del Quantitative easing, ma la banca centrale manterrà in deposito i 2.832 miliardi di titoli che ha in casa. Non solo: gli interessi di questo immenso stock di carta finanziaria verrà reinvestito nei T bond che vengono a scadere. Intanto, per un “periodo esteso” i tassi resteranno vicini allo zero.’Ci saranno ancora 2 o 3 riunioni della Fed prima di decretare la fine del periodo prolungato di bassi tassi di interesse. Ma lo scenario potrebbe cambiare se la crescita economica rimanesse ancora insoddisfacente”, cosi’ Ben Bernanke, presidente della Fed, rispondendo a una domanda sulle prospettive dei tassi di interesse della politica monetaria ancora ancorati tra 0% e 0,25%.

  La crisi, insomma , impone ancora la necessità di una politica monetaria estremamente accomodante, ma le tensioni sui prezzi, la vera novità di metà anno, impone a Bernanke una minor audacia. In un twitter diffuso in mattinata, Bill Gross, a cui fa capo la gestione di Pimco (il più importante fondo obbligazionario del mondo) ha detto di prevedere la riapertura di un terzo round di Quantitative Easing per il prossimo agosto, in occasione del vertice dei governatori di Jackson Hole.  Il problema è stabilire quale forma prenderà il QE 3. Stavolta la manovra, però, dovrebbe passare dall’obiettivo di fissare un tetto invalicabile  al rendimento dei titoli.

WALL STREET RALLENTA DOPO LE PAROLE DI BERNANKE
ASIA IN FLESSIONE SALVO TOKYO. DOLLARO IN RIPRESA

Dopo le parole di Ben Bernanke, che hanno decretato la fine del Quantitative easing i listini Usa hanno preso la via del ribasso. Il Dow Jones ha perso lo 0,6% circa, così come l’S&P che nel corso della giornata era arrivato a guadagnare lo 0,4% e il Nasdaq (-0,67%).

 Dal 27 agosto scorso, quando a Jackson Hole il presidente della Fed aveva anticipato il varo di un secondo round di interventi sui mercati, l’S&P 500 ha messo a segno un rialzo del 24 per cento.

Sul finire della giiornata, pero’, oggi, Tokyo guadagnava (+1,79%) mentre scendono sia Hong Kong (-0,79%) che Seul e l’Australia (-0,5%). Rimbalza nel finale Shangai (+0,%). In ripresa il dollaro sull’euro: 1,4309 a Tokyo.

A MILANO SEDUTA CONTRASTATA GUARDANDO A FED E AD ATENE
LO SPREAD TRA BTPE BUND S’ALLARGA A 194 PUNTI BASE

La Borsa di Milano ha chiuso in lieve calo una seduta contrastata, con gli investitori che hanno preferito un atteggiamento prudente per l’incertezza legata alla crisi greca e in attesa delle parole del presidente della Fed, Ben Bernanke. La decisione sui tassi della Federal Reserve è arrivata alle 18,30 italiane con la conferma, come previsto, del tasso di riferimento del dollaro al minimo storico dello 0,25%.

Sul mercato del reddito fisso lo spread del rendimento fra il Bund tedesco e il nostro Btp decennale si è allargato a 194 punti base, dai 185 di ieri.

GRECIA, PRIMI Sì “VOLONTARI” DELLE BANCHE EUROPEE
SUCCESSO PER L’EMISSIONE ESFS PER IL PORTOGALLO

All’indomani del risicato voto di fiducia del Parlamento greco (155 sì contro 143 no) al governo Papandreu e una settimana dopo il vertice franco-tedesco che ha deciso di coinvolgere, su base volontaria, i creditori privati nella ristrutturazione del debito greco, i governi di Francia e Germania hanno già iniziato a sondare il terreno. Il ministero delle Finanze tedesco ha invitato oggi a Francoforte banche e assicuratori esposti verso la Grecia per una serie di colloqui a livelli di gruppo di lavoro. Secondo indiscrezioni, al vertice avrebbero partecipato Deutsche Bank, Commerzbank, Allianz, Munich Re, Hvb, Lbbw, WestLb, Hsh, Dz Bank e Deka –

Anche in Francia l’associazione che riunisce le assicurazioni, la Ffsa, ha fatto sapere che il suo responsabile Bernard Spitz è stato convocato al ministero delle Finanze per discutere della situazione greca. Un’altra fonte citata dal Wall Street Journal dice che i vertici delle maggiori banche francesi hanno avuto dei colloqui con il governo sull’allungamento dei loro prestiti verso Atene, che non si aspettano decisioni nell’immediato. Il negoziato sarebbe ancora ad uno stadio iniziale.

Secondo fonti governative, anche le banche italiane sarebbero disponibili a fare la loro parte, rinnovando a scadenza i titoli di Stato ellenici che hanno in portafoglio. Il Tesoro è in contatto con alcuni fra i principali istituti di credito italiani che sarebbero pronti a dare un contributo finanziario su base volontaria per salvare la Grecia dalla bancarotta. Tuttavia, il sistema bancario italiano non è tra i più esposti verso Atene.

Secondo i dati della Bri, ripresi da The Wall Street Journal, il Paese più esposto è la Francia con 56,7 miliardi assai davanti alla Germania (33,97 miliardi) Ma ‘esposizione di Belino è rivolta ai titoli di Stato (22,65) più di Parigi (solo 14 miliardi).

Buone nuove per il Portogallo. Il Fondo europeo per la stabilità finanziaria ha lanciato una emissione di bond per 3 miliardi di euro a cinque anni a uno spread di emissione fissato a mid swap più 6 punti base (0,06%) con un rendimento per l’Efsf del 2,825%. In meno di due ore si è registrata una domanda in eccesso di 7 miliardi da parte di circa 70 investitori. Sempre diversificata la provenienza degli investitori, forte domanda dall’Asia con 550 milioni di euro investiti dal ministero delle finanze giapponesi. I fondi saranno sborsati al Portogallo il 29 giugno (sulla base di una richiesta di circa 2,2 miliardi da parte del governo di Lisbona).

I RICCHI ARCHIVIANO LA CRISI: PIU’ MILIONARI CHE NEL 2007
GLI USA  ANCORA IN TESTA, L’ ASIA SORPASSA L’EUROPA

Almeno i ricchi hanno superato la crisi. Alla fine del 2010, secondo la consueta analisi di Merill Lynch Cap Gemini, i capitali di chi dispone almeno di un milione di dollari da investire nei listini azionari ed obbligazionari ammontano a 42.700 miliardi contro i 40.700 del 2007. A favorire questo balzo è stato il rallye delle Borse mondiali negli ultimi dodici mesi (+18%). Nella classifica dei Paperoni gli Stati Uniti sonoancora in testa: 3,4 milioni di milionari contro 3,3 in Asia e 3,1 in Europa I super ricchi americani sono sei volte più numerosi dei 535 mila milionari cinesi.

INTESA CEDE A BNP IL 25% RESTANTE DI FINDOMESTIC
INCASSO DI 629 MLO. IL CORE TIER 1 SALE DI 0,11 BP

Intesa Sanpaolo e BNP Paribas hanno sottoscritto un accordo per la cessione del restante 25% del capitale di Findomestic detenuto da Intesa Sanpaolo – tramite la controllata Banca CR Firenze – al Gruppo BNP Paribas, per un corrispettivo di 629 milioni di euro.   

Il perfezionamento dell’operazione, non soggetto ad approvazione di autorità regolamentari, è atteso entro la fine di questa settimana.   La cessione porta a un impatto positivo per il Gruppo Intesa Sanpaolo nel secondo trimestre 2011 sull’utile netto consolidato per circa 130 milioni di euro e sul coefficiente patrimoniale Core Tier 1 per circa 11 centesimi di punto.

Si è intanto conclusa, con l’integrale sottoscrizione, l’aumento di capitale di 5 miliardi  deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 10 maggio 2011.  il 24,857% è stato sottoscritto dalle seguenti fondazioni: Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo,Fondazione Cariplo, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione C.R. in Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

BPM, DEBENEDETTI IN USCITA. PONZELLINI: NON MI DIMETTERO’ MAI
LA TARANTOLA (BANKITALIA) INSISTE: PIU’ DELEGHE E NUOVA LEGGE

“Potete escluderle”. Così il presidente della Banca popolare di Milano, Massimo Ponzellini, chiude la porta alle ipotesi di sue dimissioni nel caso in caso, sabato prossimo, l’assemblea degli azionisti dovesse bocciare l’aumento delle deleghe proposto dal cda. Dopo che Franco Debenedetti ha annunciato il proprio addio al cda in caso di bocciatura dell’incremento delle deleghe, Ponzellini ha sottolineato che «ognuno è libero, sono libero anch’io». Ponzellini prevede comunque che in assemblea «andrà tutto bene», spiegando che «la scelta presa dall’assemblea sarà per definizione la migliore». Poi Ponzellini, in replica a chi gli chiedeva di commentare le ipotesi di commissariamento dell’istituto, ha dichiarato «la banca è solidissima». Ponzellini ha sottolineato che Bpm non ha ricevuto «nessuna offerta» per fusioni o aggregazioni.

Intanto  l’associazione Amici della Bpm ha dichiarato di essere contraria all’innalzamento delle deleghe (da 3 a 5) come richiesto da Banca d’Italia. L’indicazione di via Nazionale è stata ribadita ieri in Parlamento dal responsabile della Vigilanza, Anna Maria Tarantola che ha ottolinato la necessità del varo di una nuova legge che aggiorni il regime delle Popolari. E il “Corriere”, infine, segnala che le indagini giudiziarie  circa il collocamento del bond convertibile e altro bond strutturato potrebbero avere risvolti penali

LAZIO RADDOPPIA: NEGLI ULTIMI 12 MESI +100%
MA LOTITO AVVERTE: IO NON NE SO NULLA

“In relazione all’andamento registrato dal titolo nelle ultime sedute e su richiesta delle Autorità si precisa che la Società non è a conoscenza di elementi che possano giustificare tale andamento”. Questo lo scarno comunicato emesso dal club capitolino dopo l’ennesimo balzo in avanti dei titoli (+6,6%) che ha portato il guadagno negli ultimi dodici mesi al 100% tondo.

Sempre ieri la Juventus, che ha investito 37 milioni per il riscatto del contratto di Matri, Quagliarella, Pepe e Motta ha registrato un calo dello 0,70%.

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