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Borse oggi allacciano le cinture di sicurezza in attesa della Fed e di trimestrali chiave. A Milano occhi su Iveco e Recordati. Male Amplifon

Alla vigilia di molti eventi cruciali che potrebbero portare i mercati sull’ottovolante gli investitori stanno in un cauto wait-and-see. Senza dettagli significativi i colloqui Usa-Cina. Un terremoto in Russia sconvolge il Pacifico. Borse europee viste aprire in lieve rialzo. Amplifon lancia Profit Warning

Borse oggi allacciano le cinture di sicurezza in attesa della Fed e di trimestrali chiave. A Milano occhi su Iveco e Recordati. Male Amplifon

C’è da allacciare le cinture di sicurezza: nelle prossime 72 ore i trader saranno inondati da una valanga di dati da valutare e come minimo c’è da spettarsi un po’ di mare mosso sui mercati: da una parte le decisioni di politica monetaria della banche centrali della Federal Reserve, della Banca del Canada e della Banca del Giappone, dall’altra le trimestrali aziendali cruciali, mentre si avvicina la scadenza dei dazi del 1° agosto stabilita da Trump e alcuni paesi non hanno ancora firmato accordi.

Come se non bastasse, è arrivato un potente terremoto di magnitudo 8,8 che ha colpito la penisola russa della Kamchatka, nell’estremo oriente, il più forte in quella regione in più di 70 anni, innescando allarmi ed evacuazioni che si sono estese dall’Oceano Pacifico fino alla California. Alcune valute rifugio hanno registrato un rialzo dopo la notizia: lo yen giapponese si è rafforzato fino allo 0,4% e il franco svizzero si è apprezzato fino allo 0,3%.

Una nota positiva arriva dalla conclusione dei colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, sebbene senza alcun accordo sostanziale. Le azioni asiatiche sono in cauto rialzo, guidate dalla Corea. L’euro è più forte dello 0,2% rispetto al dollaro, recuperando un po’ di terreno mentre la moneta unica europea si avvicina alla sua prima perdita mensile di quest’anno, mentre i mercati valutano l’ accordo commerciale dell’UE con gli Stati Uniti. Le borse europee sono viste aprire in leggero rialzo. Amplifon lancia Profit Warning. Occhi a Iveco, Recordati

Wall Street ha chiuso ieri in calo: alcune trimestrali mostrano il peso dei dazi di Trump

Ieri le azioni statunitensi hanno chiuso in calo, con l’S&P 500 e il Nasdaq che hanno abbandonato i massimi storici dopo alcuni dati aziendali deludenti, mentre gli investitori attendono la dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve e segnali più importati dalle Big Microsoft, Meta, Apple, Amazon. Il Dow ha chiuso a -0,46%, S&P 500 a -0,30%, Nasdaq a -0,38%.

Alcune aziende ieri hanno mostrato segnali di pressioni sui loro conti a causa delle politiche di Trump. La compagnia assicurativa sanitaria UnitedHealth ha perso il 7,5% ed è stata il principale freno al Dow Jones dopo una previsione di profitti deludente, mentre Boeing ha perso il 4,4% nonostante abbia riportato una perdita inferiore nel secondo trimestre. Merck è scesa dell’1,7% dopo che la casa farmaceutica ha comunicato i risultati trimestrali e ha dichiarato che avrebbe esteso la sospensione delle spedizioni del vaccino contro l’HPV Gardasil in Cina almeno fino alla fine del 2025 a causa della persistente debolezza della domanda. Le azioni Ups sono crollate del 10,6% dopo che la società di consegna pacchi ha pubblicato i profitti e ha nuovamente rifiutato di pubblicare previsioni annuali sui ricavi e sui margini, aumentando i timori che la politica commerciale in continua evoluzione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump stia pesando sull’azienda. Allo stesso modo, Whirlpool è crollato del 13,4% dopo che il produttore di elettrodomestici ha tagliato le sue previsioni di utili annuali e il dividendo, citando la pressione derivante da un aumento delle importazioni da parte dei rivali in vista dei dazi di Trump.
Procter & Gamble ha perso lo 0,3%, poiché il produttore di beni di consumo ha previsto risultati annuali inferiori alle stime e ha affermato che avrebbe aumentato i prezzi di alcuni prodotti per compensare l’impatto dei dazi.

Secondo i dati LSEG, quasi 200 componenti dell’indice S&P 500 hanno comunicato i loro utili e stanno registrando risultati superiori del 6,4% rispetto alle aspettative, con una media del 6,3% negli ultimi quattro trimestri.

Per quanto riguarda la Fed, è quasi scontato ancora un nulla di fatto sui tassi, nonostante le pressioni di Trump su Powell per una riduzione. Alcuni funzionari temono che i dazi possano aumentare le aspettative di inflazione, di contro alcuni componenti del Fomc questa volta potrebbero esprimenrsi a favore di un taglio, che però è atteso dai mercati a settempre. I prezzi dei titoli del Tesoro Usa sono saliti in vista della riunione della Fed, spingendo i rendimenti ai minimi delle ultime quattro settimane, in seguito a una forte asta di obbligazioni a sette anni che ha placato le preoccupazioni sulla diminuzione della domanda di debito pubblico. Il rendimento dei titoli di Stato di riferimento a 10 anni è stato pari al 4,328%, il livello più basso dal 3 luglio. Il rendimento a due anni, che aumenta con le aspettative degli operatori di tassi più elevati sui fondi federali, è rimasto pressoché invariato al 3,873%.

Dai colloqui Usa-Cina pochi spunti e confusi

Ieri si è chiuso il terzo round di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina in meno di tre mesi, senza che emergessero molti dettagli. Si doveva arrivare a un accordo entro la scadenza del 12 agosto per evitare una guerra di dazi a tre cifre. Le due parti hanno concordato di estendere la tregua tariffaria, ha dichiarato ai giornalisti a Stoccolma il negoziatore commerciale cinese Li Chenggang, senza fornire ulteriori dettagli. Ma il Segretario al Tesoro Scott Bessent, che ha guidato la delegazione statunitense con il Rappresentante per il Commercio Jamieson Greer è rimasto più freddino: ci sono ancora “un paio di dettagli tecnici da risolvere”, ha detto Bessent ai giornalisti. Li fornirà a Trump e poi “poi deciderà lui”.

Intanto l’India si sta preparando all’aumento dei dazi statunitensi, probabilmente tra il 20% e il 25%, su alcune esportazioni, mentre rinvia nuove concessioni commerciali prima della scadenza del 1° agosto, riporta Reuters. Qualsiasi tasso del 20% o superiore sarebbe una delusione per India, che cercava un accordo migliore del 19% offerto da Trump a Indonesia e Filippine. Anche la Corea del Sud sta tentando di raggiungere un accodo. Il Korea Economic Daily scrive oggi che la questione del mercato dei cambi sarà di nuovo sul tavolo del confronto quando il Ministro delle Finanze Koo Yun-cheol riavvierà domani i colloqui commerciali con il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent.

Tra queste incertezze le borse asiatiche hanno registrato un modesto, cauto rialzo, dopo tre sedute consecutive di flessioni diffuse. L’indice Msci delle azioni dell’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è salito dello 0,3%, trainato dai guadagni delle azioni taiwanesi. L’indice azionario giapponese Nikkei è scivolato dello 0,03% in vista della decisione di politica monetaria domani dalla Banca del Giappone, attesa mantenere i tassi stabili, ma l’attenzione sarà rivolta ai suoi commenti per valutare quando avverrà il prossimo aumento dei tassi, dopo l’accordo commerciale tra Giappone e Stati Uniti.

Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,5%. Hang Seng di Hong Kong -0,4%. Taiex di Taiwan +0,9%. Invece le azioni australiane sono salite dello 0,7%. Occhi puntati sulla Corea del Sud: stamane Tesla ha firmato un accordo da 4,3 miliardi di dollari per le batterie LGES, riducendo così la dipendenza dalla Cina. Le batterie al litio ferro fosfato (LFP) saranno fornite dallo stabilimento statunitense di LGES nel Michigan, ha riportato Reuters citando fonti vicine alla situazione. Sale la borsa di Seul e si apprezza la valuta coreana. Indice Kospi +1%.

In Giappone, ma anche in Cina, ed in vaste aree dell’Oceano Pacifico è stato lanciato un allarme tsunami: le onde anomale sono state provocate da un terremoto di magnitudo 8,8 nella penisola russa della Kamchatka. Tutti i porti delle Isole Hawaii sono chiusi. Il petrolio si assesta dopo due giorni di forti apprezzamenti, il greggio tipo WTI tratta a 69,2 dollari il barile.

Borse europee viste aprire in lieve rialzo. Amplifon lancia Profit Warning. Occhi a Iveco, Recordati

Le borse europee dovrebbero aprire in modesto rialzo. Future EuroStoxx 50 +0,2%.

Francia. L’economia è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre, oltre le attese, grazie al rimbalzo della spesa delle famiglie. Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto una crescita dello 0,1% per i dati preliminari del Pil del secondo trimestre. La crescita dello 0,3% ha mostrato anche un miglioramento rispetto alla crescita del Pil francese del primo trimestre, pari allo 0,1%.

Germania. Le vendite al dettaglio sono aumentate più del previsto a giugno, con un incremento dell’1,0% rispetto al mese precedente, secondo i dati pubblicati dall’ufficio federale di statistica tedesco.

Amplifon lancia un allarme su ricavi ed utile. In considerazione della performance del secondo trimestre e delle previsioni sull’andamento del mercato, per il 2025 si attende: ricavi consolidati in crescita di circa il 3% a cambi costanti (precedentemente2 mid to high single-digit); un margine Ebitda su base adjusted di circa il 23 (precedentemente almeno il 24%). Nel medio termine, la società rimane estremamente “positiva circa le proprie prospettive per uno sviluppo profittevole e sostenibile, grazie ai fondamentali del mercato hearing care e alla forte posizione di leadership, nonché alla piena implementazione del piano Fit4Growth per il miglioramento della redditività e rafforzamento della competitività del gruppo”.

Inwit ha chiuso il primo semestre con un utile netto a 184 milioni in crescita annua del 3,1% e ha confermato la guidance per il 2025.

Iveco ha detto ieri di essere in trattative avanzate con diverse parti per potenziali operazioni che riguardano le sue attività nel settore della difesa da un lato e il resto della società dall’altro. Due fonti vicine alla questione hanno detto a Reuters che gli accordi potrebbero essere annunciati già oggi, giornata in cui sono previsti anche i risultati del semestre. L’Economic Times of India scrive che Tata Motors è pronta ad acquistare il produttore italiano di camion dal suo principale azionista, la famiglia Agnelli, per 4,5 miliardi di dollari (3,9 miliardi di euro), diventando così la seconda più grande acquisizione del Gruppo Tata dopo Corus e la più grande di sempre per l’azienda automobilistica.

Recordati chiude il trimestre con una crescita a doppia cifra dei ricavi, che superano quota 1,3 miliardi di euro nonostante un effetto cambio sfavorevole. L’utile netto mostra una flessione del 4,1%, a 216,1 milioni nel primo semestre 2025. La società conferma le stime per l’intero anno con un target di ricavi tra 2,6 e 2,67 miliardi e un ebitda previsto tra 970 milioni e un miliardo.

Stellantis. Mediobanca alza il target price a 7,70, Berenberg taglia a 9 euro.

Ubs ha registrato un utile del secondo trimestre pari a oltre il doppio rispetto all’anno precedente, grazie alle turbolenze sul mercato che hanno favorito il trading. L’utile netto attribuibile agli azionisti della prima banca svizzera si è attestato a 2,4 miliardi di dollari, superando ampiamente il consensus fornito dalla società, pari a 2,045 miliardi di dollari. Nell’ambito dell’integrazione di Credit Suisse, Ubs comunica che sono stati migrati un terzo dei conti dei clienti registrati in Svizzera. Le riduzioni cumulative dei costi hanno raggiunto i 9,1 miliardi di dollari, ovvero il 70% dei risparmi lordi previsti. Ubs è in linea con i propri piani di ritorno del capitale per il 2025 e continua ad accumulare una crescita a due cifre del dividendo, ha detto la banca.





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