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Tesla cola a picco sul Nasdaq: l’America party di Musk non convince gli investitori

Sell off su Tesla dopo l’annuncio di Musk sulla nascita dell’America party. “Il miliardario sta andando nella direzione opposta a quella che gli investitori vorrebbero”, dicono gli analisti

Tesla cola a picco sul Nasdaq: l’America party di Musk non convince gli investitori

Le velleità politiche di Elon Musk non convincono Wall Street. Per usare un eufemismo. Nella prima seduta di Borsa successiva all’annuncio della nascita dell’America Party, il nuovo partito che il miliardario sudafricano intende fondare dopo la rottura con Donald Trump, Tesla cola a picco, con il titolo che cede oltre il 6% del suo valore sul Nasdaq, portando il bilancio da inizio anno a -28%. Un segnale inequivocabile di quale sia, da Wall Street a Time Square, l’opinione degli investitori sulle ultime mosse di Musk. 

“Il fatto che Musk si stia immergendo sempre di più nella politica e ora stia cercando di sfidare l’establishment di Washington è esattamente la direzione opposta a quella che gli investitori/azionisti di Tesla vorrebbero che prendesse in questo periodo cruciale per la storia di Tesla”, ha scritto in una nota Dan Ives, responsabile globale della ricerca tecnologica di Wedbush Securities, riassumendo in poche righe cosa sta accadendo a New York City e dintorni. 

Elon Musk e il nuovo America Party

Quella tra Donald Trump ed Elon Musk potrebbe essere definita una guerra a suon di post. E se il miliardario attacca usando X, il presidente risponde su Truth, in un botta e risposta continuo che fa salire di giorno in giorno i toni dello scontro. Fino all’ultimo, clamoroso, colpo di scena. Dopo un sondaggio lanciato sul social di sua proprietà, Musk ha annunciato la nascita dell’America Party, un partito che punta dichiaratamente a far perdere le elezioni di metà mandato ai repubblicani e che è stato liquidato da Trump come “ridicolo”. “Perderete, anche se fosse l’ultima cosa che farò”, ha assicurato il numero uno di Tesla e Space X. Nessuna velleità presidenziale (anche perché non essendo nato negli Usa non potrebbe averla). L’obiettivo dell’ America party è quello di concentrarsi “su soli 2 o 3 seggi al Senato e 8-10 distretti della Camera”. Pochi, ma sufficienti “per fungere da voto decisivo su leggi controverse, garantendo che servano la vera volontà del popolo”, ha aggiunto Musk.

Il nodo del contendere: il Big, Beautiful Bill

Dopo aver contribuito a suon finanziamenti milionari alla vittoria presidenziale di Donald Trump, all’inizio di quest’anno, Musk ha cominciato a guidare il cosiddetto dipartimento per l’Efficienza del governo (Doge), collaborando a stretto contatto con il presidente. L’obiettivo dichiarato del Doge era quello di tagliare la spesa pubblica statunitense di 2mila miliardi. Il risultato a fine maggio, quando il miliardario ha annunciato il passo indietro per concentrarsi su Tesla, è stato molto più modesto: solo 175 miliardi di tagli. E forse nemmeno quelli. 

Inizialmente sembrava però che i due si fossero lasciati in buoni rapporti. Poi è arrivato il “Big Beautiful Bill”, la “grande e bellissima legge” approvata pochi giorni fa dal Congresso Usa che rende permanenti e amplia i tagli alle tasse (per i ricchi) introdotti da Trump durante il primo mandato e taglia risorse destinate a Medicaid, il programma che fornisce copertura sanitaria ai cittadini più poveri, all’energia rinnovabile ed elimina gli incentivi per i veicoli elettrici. Secondo il Congressional Budget Office, la misura aumenterà di 3,3 trilioni di dollari il deficit federale nei prossimi 10 anni e lascerà milioni di persone senza assicurazione sanitaria. 

Nel corso delle ultime settimane, Elon Musk ha più volte criticato – con toni durissimi – la maxi riforma fiscale, una legge che secondo lui potrebbe addirittura mandare in bancarotta gli Stati Uniti. Ogni critica è stata accolta da Donald Trump col suo “solito aplomb”: insulti a Musk (che ha risposto con la stessa “pacatezza”), minacce di ritirare i contratti pubblici e i sussidi federali alle sue società e addirittura di espellerlo dal Paese (Musk, come detto, è nato in Sudafrica).

I rischi per Tesla

Adesso Musk, oltre che con Trump, deve vedersela anche con gli investitori di Wall Street, che da tempo ormai hanno smesso di vedere di buon occhio le “escursioni politiche” del miliardario. La creazione dell’America Party potrebbe infatti esaurire definitivamente la fiducia dei mercati nei confronti di quello che prima veniva considerato un genio in grado di trasformare in oro tutto ciò che toccava e che oggi viene visto più come un uomo sempre meno affidabile che rischia di mandare a gambe all’aria le sue società. 

Più che su Space X, i timori degli investitori sono soprattutto su Tesla, che ormai da tempo naviga in cattive acque, come dimostrano gli ultimi dati sulle vendite globali, scese del 13% rispetto a un anno fa. Secondo le previsioni, inoltre, con il via libera al “Big beautiful Bill” che eliminerà i crediti d’imposta per l’acquisto di veicoli elettrici, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.

Cosa dovrebbe fare un amministratore delegato in uno scenario del genere? Concentrarsi sulla sua azienda, cercando di riportarla in carreggiata. Musk invece annuncia un nuovo partito.
“Gli investitori sono stanchi. Avevano accolto con favore il passo indietro dalla politica dopo l’uscita dal Doge e ora si ritrovano di nuovo nel caos”, ha scritto Dan Ives di Wedbush, “Tesla ha bisogno del suo ceo, non di un leader politico part-time”, ha aggiunto, sottolineando che “non ci scandalizzerebbe nemmeno se il consiglio di amministrazione di Tesla venisse coinvolto a un certo punto, data la natura politica di questa impresa, a seconda della portata degli sforzi di Musk”. Lo scorso maggio il Wall Street Journal aveva rivelato che il board dell’azienda aveva avviato contatti con società specializzate nella selezione dei dirigenti allo scopo di sostituire il suo Ceo dopo i pessimi conti del primo trimestre e il crollo del titolo in Borsa. La notizia era stata poi smentita seccamente da Tesla. Ma non è detto che, date le ultime novità, la selezione non sia solo stata rimandata.

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