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Hera, brillano conti e cedola. Via all’incorporazione dell’Amga, confermato Tommasi, Venier nuovo ad

Brillano i conti di Hera che raccoglie i frutti di una serie infinita di aggregazio ni, tra l’ultima in ordine di tempo a Udine – Il presidente Tomaso Tommasi di Vignano si avvia verso la riconferma mentre Venier sarà il nuovo ad – Gli azionisti si apprestano a incassare un ottimo dividendo di 9 centesimi per azione.

Hera, brillano conti e cedola. Via all’incorporazione dell’Amga, confermato Tommasi, Venier nuovo ad

Le numerose delibere all’ordine del giorno della multiutility sono state approvate oggi dall’assemblea annuale praticamente tutte all’unanimità, con soddisfazione dei soci: “anche quest’anno – commenta il sindaco di Bologna, Virginio Merola – Hera porterà nelle nostre casse 13 milioni di euro”. 

In undici anni di attività la strategia aggregativa del gruppo emiliano ha dato i risultati sperati: i ricavi sono a quota 4,6 miliardi (+1,9%), il margine operativo lordo è a 830,7 milioni (+25,5%), l’utile netto di pertinenza a 164,9 milioni (+39%). Lo stacco della cedola avverrà il 2 giugno, con pagamento a partire dal 5 giugno 2014. Il dividendo erogato, in base alla quotazione del titolo Hera al 31/12/2013, corrisponde a un rendimento annuo del 5,46%.

Nell’occasione è stato votato il via libera all’incorporazione di Amga, società di distribuzione gas e vendita prodotti e servizi energetici di Udine. L’operazione, che prevede il conferimento delle attività di distribuzione gas di Amga in AcegasAps (Trieste), società controllata da Hera, contribuirà alla nascita di un importante polo multiservizi nel Nordest, in coerenza con il Piano Industriale del Gruppo. “Tale polo – sostiene l’azienda – sarà in grado di sviluppare rilevanti sinergie, capacità d’investimento e know-how, funzionali a creare valore per i soci e a migliorare il servizio offerto al territorio. A seguito della fusione, che avrà efficacia a partire dal prossimo primo luglio, il Comune di Udine, azionista di controllo di Amga (con circa il 58,69%), arriverà a detenere il 2,98% di Hera”. Più o meno nello stesso momento Amga ha pronunciato lo stesso sì e per il matrimonio ormai “manca solo la firma davanti al notaio”, come ha detto il presidente Tommasi di Vignano.

Sempre sul fronte aggregativo è fermo invece il percorso con  Aimag (Modena) di cui Hera detiene, per ora, il 25%, ma la sua integrazione “resta uno dei nostri obiettivi – ha osservato Tommasi di Vignano – purtroppo c’è stato di mezzo il terremoto e abbiamo preferito lasciare loro un po’ di tempo. Ormai però è chiaro a tutti che piccolo non è bello nel nostro settore, riapriremo quindi il dialogo entro l’estate. Poi si vedrà. Il nostro perimetro di riferimento si estende circolarmente intorno a noi, dall’Emilia-Romagna alle Marche, dal Veneto al Friuli. Siamo in anticipo di un anno sugli obiettivi di crescita previsti dal piano 2013-2017 e resta ferma la nostra strategia industriale. Entro ottobre definiremo il nuovo piano che ci porterà fino al 2018. Confermo intanto la politica di mantenere il dividendo sui livelli attuali anche prossimamente”.

Fra le altre delibere assembleari c’è infine da segnalare il rinnovo del cda per il prossimo triennio, i cui componenti scendono da 20 a14, in attuazione della nuove norme statutarie. Gli eletti, per la lista di maggioranza, sono Tomaso Tommasi di Vignano, Stefano Venier, Giovanni Basile, Giorgia Gagliardi, Stefano Manara, Danilo Manfredi, Forte Clò, Tiziana Primori, Luca Mandrioli, Cesare Pillon, Riccardo Illy. Entrano con la lista di minoranza (espressione del patto di sindacato fra i soci di minoranza): Mara Bernardini, Massimo Giusti, Bruno Tani. Per quanto riguarda il collegio sindacale entrano Marianna Girolomini, Antonio Gaiani quali sindaci effettivi e Valeria Bortolotti, come sindaco supplente. Per la lista di minoranza (espressione del patto di sindacato fra i soci di minoranza)  ci sono Sergio Santi (Presidente), mentre Violetta Frasnedi è sindaco supplente.

Su proposta del presidente del comitato di sindacato dei soci pubblici, Daniele Manca, l’assemblea ha approvato una riduzione degli emolumenti dei componenti del consiglio d’amministrazione del 20%, da 50.000 a 40.000 euro; emolumenti già ridotti dall’assemblea dei soci del 29 aprile 2011 da 75.000 a 50.000 euro.

Nelle scorse settimane il cda ha assegnato l’incarico per la revisione legale dal 2015 al 2023 alla società Deloitte & Touche. 

Con questo esercizio esce di scena l’amministratore delegato del gruppo Maurizio Chiarini, che viene sostituito dal suo storico braccio destro, Stefano Venier. La conferma di Tommasi di Vignano dovrebbe avvenire alla riunione del consiglio di amministrazione in calendario per il 28 aprile prossimo

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