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L’Inter risorge con Milito, 3-1 al Chievo

In un colpo solo l’Inter distacca il Milan fermato a Cagliari e si avvicina minacciosamente alla Lazio: ora il terzo posto dista solo un punto! – Le buone notizie non finiscono qui, perché Milito torna al gol dopo oltre due mesi e Cassano regala giocate di fino che non si vedevano da un pezzo.

L’Inter risorge con Milito, 3-1 al Chievo

Finalmente Inter! Dopo quasi un mese (l’ultima volta era stata il 12 gennaio contro il Pescara) i nerazzurri ritrovano la vittoria. Lo fanno con una prestazione tutt’altro che trascendentale, ma comunque sufficiente per portare a casa tre punti di platino. In un colpo solo l’Inter distacca il Milan fermato a Cagliari e si avvicina minacciosamente alla Lazio: ora il terzo posto dista solo un punto! Le buone notizie non finiscono qui, perché Milito torna al gol dopo oltre due mesi e Cassano regala giocate di fino che non si vedevano da un pezzo. “Credo che stasera si sia visto il segnale che questa squadra è ancora viva e arrabbiata dopo un periodo difficile – ha dichiarato soddisfatto Andrea Stramaccioni. – Abbiamo fatto una prestazione piacevole, costruendo molto in avanti e subendo nel complesso poco”. 

Fatti i complimenti all’Inter, va detto però che non tutto ciò che luccica è da considerarsi oro. I nerazzurri hanno effettuato diverse sbavature difensive, soprattutto nel primo tempo, come nell’occasione del gol del Chievo. Rigoni, lasciato tutto solo, colpiva di testa e beffava Handanovic, vanificando la rete lampo di Cassano. Il barese, di nuovo ispirato, aveva infatti sbloccato il match dopo appena un minuto, seppur con la “gentile” collaborazione di Puggioni. Incassato il pareggio dei veronesi, l’Inter ha avuto però il merito di non abbattersi. Prima Cambiasso sfiorava il gol con un destro ravvicinato sul quale Puggioni si superava, poi lo trovava con un colpo di testa di Ranocchia, bravissimo a svettare in area e a insaccare in rete. Nella ripresa poi c’era gloria anche per Milito, rilanciato a sorpresa dal primo minuto, che segnava il gol del 3-1 con un tiro di potenza e precisione. 

Uniche note stonate l’assenza di Kovacic, fermato da una contrattura (ma giovedì con il Cluj dovrebbe esserci) e i cori (purtroppo anche razzisti) intonati dalla Nord contro Balotelli, preludio di un derby che sarà infuocato come non mai. Ora l’Inter è attesa da un ciclo di fuoco: l’Europa League contro l’ottima squadra rumena, poi la trasferta di Firenze, il ritorno di Coppa, la partitissima col Milan. In queste due settimane capiremo molto sul futuro di squadra e allenatore, che però è apparso fiducioso: “Abbiamo due scontri diretti contro Fiorentina e Milan, poi torna la coppa quindi concentriamoci e vedremo chi farà meglio. Volevo un segnale chiaro e oggi c’è stato, abbiamo giocato da vera Inter e dato una risposta importante: anche noi ci siamo”. Soddisfatto anche il pubblico, che aveva lanciato un messaggio inequivocabile attraverso uno striscione: “Società e squadra: avanti con il progetto… ma non mancateci di rispetto”. Quello c’è stato, il resto lo scopriremo nei prossimi giorni.

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