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Piazza Affari scommette sul rilancio americano e va al galoppo (+2,8%): ok l’asta dei Btp

La Borsa milanese crede nel rilancio americano, sia per la revisione all’insù del Pil Usa che per la possibile intesa sul fiscal cliff entro Natale: il progresso di Piazza Affari è il più alto d’Europa – Exploit delle banche: Bper +10% – Buon risultato anche nell’asta dei Btp: i rendimenti ai minimi da due anni – Spread poco sopra quota 320

Piazza Affari scommette sul rilancio americano e va al galoppo (+2,8%): ok l’asta dei Btp

VOLANO LE BANCHE, PIAZZA AFFARI ALLE STELLE
BTP AI MINIMI DAL 2010, SPRINT DI ANSALDO STS

E’ stata la giornata dei record. Piazza Affari balza in cima al podio dei guadagni tra i listini europei. I rendimenti dei titoli di Stato scendono ai minimi da due anni.

L’indice Ftse Mib si porta sui massimi dall’inizio delle contrattazioni a 15.887 punti (+2,81%).

In Europa il movimento rialzista è meno impetuoso: Londra sale del 1,15%, Parigi sono in rialzo del 1,81%.

Anche Wall Street è in terreno positivo: Dow Jones +0,30%, S&P +0,47% e Nasdaq +0,57%.

Sul fronte macro, il dato sul Pil americano è cresciuto nel terzo trimestre del 2,7%, leggermente meno delle attese degli economisti che indicavano in media +2,8%. La delusione è venuta dai consumi, cresciuti solo dell’1,4%, contro l’1,9% previsto.

In linea con le attese i dati sul mercato del lavoro: la settimana scorsa le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate a 393mila, da 416mila della settimana precedente.

Il Btp a 10 anni si porta al 4,52% (-5 punti base), in prossimità dei minimi del novembre del 2010. L’impennata dei prezzi dei Btp delle ultime sedute ha trovato costante sostegno nell’esito decisamente positivo delle aste.

Oggi sono stati collocati 5,982 miliardi di euro di Btp a 5 anni con tassi scesi al 3,23% (3,80% a ottobre, 3,36% secondario di ieri): la forchetta era 4-6 miliardi di euro. Sottoscritti anche 3 miliardi di euro di Btp a 10 anni con tassi scesi al 4,45% (4,92% a ottobre, 4,56% secondario di ieri).

In sintesi, si ridmensiona la pausa di una drammatica frenata dell’economia degli Stati Uniti e di un prossimo collasso della zona euro. Di riflesso, scatta un rialzo globale delle azioni, dei bond della periferia dell’Europa e delle materie prime.

A livello settoriale sono le banche e le società minerarie a correre di più. Il miglior titolo dell’indice Stoxx 50 è Rio Tinto con un rialzo del 5%.

La resurrezione delle banche spiega in buona parte l’exploit di Milano. Stamane Exane ha consigliato alla clientela di puntare proprio sugli istituti regionali di medie dimensioni perché in caso di ripartenza dell’economia italiane, saranno le prime a beneficiarne. Il consiglio è stato accolto: Banca Popolare dell’Emilia Romagna +10%, Ubi +7,55%, Banca Popolare di Milano +8,26%.

Rimbalza dopo la caduta il Banco Popolare, già colpito dal warning di Moody’s: il titolo sale del 4,88%. Intesa Sanpaolo +4,17% , Unicredit +4,41%.

In rialzo anche finanziari e assicurativi. Generali sale del 2,37%, Azimut +4.37%, FondIaria Sai +5%, Unipol +2,5.

L’altra vedette della giornata è stata Ansaldo Sts + 6,22%, il rialzo più ampio tra le società industriali: ieri sera il conglomerato tedesco Siemens ha annunciato l’acquisizione delle attività nel segnalamento ferroviario di Invensys a multipli molto alti, molto più alti di quelli ai quali tratta al controllata di Finmeccanica, a sua volta + 6,11%.

Telecom Italia guadagna il 3,95%: si riparla della cessione di una parte della newco a Cassa Depositi e Prestiti, nei giorni scorsi la stampa dava per defunta questa soluzione.

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