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Trump torna su Twitter? Musk lancia sondaggio per il reintegro dell’ex presidente, al voto milioni di utenti

È l’ultima trovata di Musk in un momento delicato per il social network. Il sondaggio online termina oggi alle 19 negli Usa. Sul suo social il magnate ha risposto anche all’invito del leader leghista

Trump torna su Twitter? Musk lancia sondaggio per il reintegro dell’ex presidente, al voto milioni di utenti

Elon Musk riapre le porte di Twitter a Donald Trump, o meglio lascia il compito agli utenti. Venerdì sera il nuovo patron di Twitter ha pubblicato un sondaggio chiedendo agli utenti di votare se l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, bandito dal sito dai suoi precedenti proprietari, debba essere reintegrato nel social media. Poche ore prima di lanciare il sondaggio, Musk aveva riabilitato alcuni account sospesi ma aveva anche detto di non aver preso ancora nessuna decisione sul ritorno di Trump.

L’iniziativa arriva dopo giorni alquanto difficili per la società. Subito dopo l’acquisizione, Musk ha avviato un piano di ristrutturazione licenziando migliaia di dipendenti, insieme ai top manager della precedente gestione. Come se non bastasse, è iniziato anche l’esodo di massa volontario dopo l’ultimatum di Musk ai lavoratori. Tanto che l’azienda ha dovuto annunciare la chiusura degli uffici per lunedì prossimo.

Musk su Twitter: “Reintegrare Trump: Si o No”

Nel testo del sondaggio Musk non fa giri di parole: “Reinstate former president Donald Trump – Yes – No” (“Reintegrare l’ex presidente Donald Trump – Sì – No”). Nel giro di poche ore oltre 5 milioni gli utenti hanno votato il referendum. Per ora prevalgono i si con quasi il 60%, mentre i no sono poco sopra il 40%. Il sondaggio online termina domani alle 19 negli Usa. “Vox populi, vox Dei”, ha twittato il nuovo patron della piattaforma, è una locuzione latina che tradotta letteralmente significa: “voce di popolo, voce di Dio”. Significa che opinioni e giudizî popolari, o comunemente accettati, devono o possono ritenersi veri e giusti.

Perché Trump era stato bandito da Twitter?

Twitter aveva sospeso definitivamente l’account di Trump nel gennaio 2021, citando il suo ruolo nella rivolta del 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti. L’ex presidente contava circa 88,8 milioni di follower su Twitter quando la società lo ha bandito.

Non è certo se Musk seguirà la volontà degli utenti di Twitter, ma la svolta potrebbe arrivare proprio pochi giorni dopo l’annuncio di Trump della candidatura per le prossime elezioni presidenziali.

Musk reintegra altri 3 profili sospesi: ecco chi

Mentre gli utenti si preparano a cambiamenti radicali su Twitter, Musk vuole ripristinare 3 profili: quello della comica Kathy Griffin, dello psicologo clinico Jordan Peterson e il sito di satira conservatrice Babylon Bee.

A marzo Babylon Bee ha dichiarato che Twitter aveva sospeso il suo account per il modo in cui il sito aveva descritto una donna trans in servizio nell’amministrazione Biden – un trattamento che, secondo Twitter, equivaleva a una “condotta di odio” vietata.

Peterson è stato sospeso anche per un tweet transfobico che attaccava la star di The Umbrella Academy, Elliot Page. Mentre l’account di Griffin era stato sospeso dopo aver impersonato Musk (aveva cambiato il nome del suo profilo in quello del miliardario).

“La nuova politica di Twitter è la libertà di parola, ma non la libertà di diffusione. I tweet negativi / di odio saranno depotenziati e demonetizzati, quindi niente pubblicità o altre entrate su Twitter. Non troverai il tweet a meno che non lo cerchi specificamente, il che non è diverso dal resto di Internet”, ha spiegato Musk aggiungendo che la misura riguarderà il singolo tweet e non per l’intero account”, ha scritto il multimiliardario.

Musk risponde a Salvini: “Non vedo l’ora di incontrarlo”

“Gentile da parte sua dirlo. Non vedo l’ora di un incontro”. Musk ha risposto così, su Twitter, all’invito che gli ha rivolto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a venire in Italia e a investire. Il proprietario di Tesla e SpaceX ha preso spunto da un articolo, ripreso da un sito americano, in cui il leader leghista lo aveva definito “genio innovatore”, per ringraziarlo e dare la sua disponibilità a venire in Italia.

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