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Sorgenia: dalle banche la proposta finale di riassetto con qualche concessione su earn out

Dopo la riunione di questa mattina delle banche creditrici, arriva la proposta di ristrutturazione del debito di Sorgenia – Gli istituti di credito, che saliranno al 98% del capitale del gruppo energetico attraverso la conversione in equity di 600 mln di credito, lanciano il salvataggio finale, apportando qualche piccola concessione sull’earn out.

Sorgenia: dalle banche la proposta finale di riassetto con qualche concessione su earn out

La ristrutturazione del debito Sorgenia, con il passaggio del controllo alle banche, sembra arrivare a una conclusione. La riunione tra i banchieri di questa mattina ha permesso di fare il punto della situazione e di apportare qualche leggera modifica allo schema per il riassetto dopo le osservazioni inviate nei giorni scorsi dai soci Cir e Verbund.

In una lettera che sarà inviata agli azionisti nelle prossime ore, le banche creditrici – che saliranno al 98% del capitale del gruppo energetico attraverso la conversione in equity di 600 milioni di crediti – di fatto proporranno il salvataggio finale, apportando qualche piccola concessione sull’earn out, in particolare per quanto riguarda la sua durata, che verrebbe estesa a cinque anni.

Riconosciuto pari a zero l’attuale patrimonio netto della società, l’earn out è un meccanismo che prevede una remunerazione dei soci storici nel caso in cui gli istituti di credito – rimborsato il debito – riescano a vendere Sorgenia realizzando una plusvalenza rispetto all’attuale apporto di capitale.

La proposta degli istituti potrebbe così rappresentare una delle ultime tappe del riassetto, che a breve potrebbe essere definito nei suoi punti principali anche se poi ci vorrà qualche mese per il closing vero e proprio con l’adempimento di tutti i passaggi formali legati al cambio di controllo disciplinato dalla 182-bis.

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