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Salini vola in Borsa su ipotesi maxi polo costruzioni

Nell’operazione, secondo un’indiscrezione del Corriere della Sera, avrebbe un ruolo decisivo la Cdp – L’obiettivo è creare un polo intorno a Salini per salvare le commesse pubbliche di società in crisi come Astaldi e Condotte – Ma per Astaldi è già arrivata un’offerta della giapponese Ihi, che i vertici sarebbero propensi ad accettare.

Salini vola in Borsa su ipotesi maxi polo costruzioni

Vola l’azione di Salini Impregilo a Piazza Affari: a fine mattinata il titolo della società di costruzioni guadagna oltre il 4%, a circa 1,32 euro per azione, dopo che a inizio seduta era arrivato a guadagnare quasi il 5%. Il motivo? Secondo un’indiscrezione riportata dal Corriere della Sera, starebbe emergendo sempre di più l’ipotesi di un maxi polo delle costruzioni per risolvere la crisi del settore, al centro del quale ci sarebbe proprio la società milanese.

L’operazione vedrebbe dunque il suo fulcro nel leader del settore, appunto Salini Impregilo, che andrebbe così a consolidare le attività in un unico grande polo con la partecipazione della Cassa depositi e prestiti. Il progetto si articola in diversi step. Il primo è il salvataggio di Astaldi, finita in concordato preventivo ad ottobre, che con i suoi 3 miliardi di euro di commesse pubbliche rappresenta la principale preoccupazione per l’effettiva realizzazione delle opere ed ha appena chiesto una proroga di due mesi per presentare un piano di rientro ai creditori. Discorso simile a quello di Condotte, in amministrazione straordinaria, che ha in pancia commesse e partecipazioni strategiche come il Terzo Valico di Genova — il cui rifinanziamento è stato appena sbloccato dal governo — il tunnel di Firenze per l’Alta velocità e il Mose di Venezia.

Il nuovo polo però, sempre secondo il quotidiano di via Solferino, dovrà superare alcuni ostacoli: sebbene le banche creditrici sarebbero propense a dare una spinta decisiva al maxi-polo, tramite la conversione dei crediti, dai vertici di Astaldi arrivano invece segnali favorevoli all’intervento nipponico e cioè all’offerta già presentata da Ihi, che dovrebbe mettere sul piatto almeno 600 milioni nell’ambito di un rafforzamento patrimoniale da circa 2 miliardi. Rafforzamento patrimoniale che servirebbe alla stessa Salini Impregilo per portare al termine l’operazione. Gli investitori di Astaldi hanno per ora reagito meno bene alla notizia: il titolo a Piazza Affari perde quasi l’1%.

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