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Roma: bagarre in Campidoglio per il caso Muraro

A causare la lite tra i consiglieri del Movimento 5 Stelle e quelli del Partito Democratico la richiesta di chiarimenti di questi ultimi sulle dimissioni di Paola Muraro e sul futuro di Ama.

Roma: bagarre in Campidoglio per il caso Muraro

Animi molto accesi oggi in Campidoglio dove, nel corso di una riunione dell’Aula Giulio Cesare riunitasi per il bilancio preventivo, si è sfiorata una rissa tra i consiglieri del Movimento 5 Stelle e quelli del Partito Democratico. Motivo del contendere: le dimissioni dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro in seguito alla ricezione dell’avviso di garanzia da parte della Procura di Roma per “traffico di rifiuti”.

In apertura di seduta, i consiglieri PD hanno chiesto chiarimenti sulla questione e sulle ripercussioni riguardanti Ama, la partecipata che si occupa della gestione dei rifiuti. Il presidente grillino Marcello De Vito ha però giudicato inammissibile la richiesta causando l’ira dei democratici presenti in Aula che hanno esposto cartelli di protesta con su scritto: «Di notte fa i video, di giorno dorme. Raggi in Aula».

Subito dopo, il consigliere del PD Orlando Corsetti ha lasciato il suo scranno, per posizionarsi su quello del sindaco Raggi (assente). Un gesto che ha causato l’Ira dei grillini, provocando una vera e propria lite che per poco non è sfociata in una rissa.

Tra un litigio e l’altro i consiglieri hanno trovato anche il tempo di occuparsi del bilancio. Il capogruppo del PD Di Biase ha chiesto delucidazioni anche su questo: “Nel documento di bilancio a firma Movimento 5 stelle vengono stanziati quasi 2 milioni di euro al gabinetto del sindaco per trasferimenti alle famiglie. Non è chiaro – ha continuato il rappresentate democratico – con quale atto amministrativo si assegnano al sindaco tali competenze? E ulteriori altri 650 mila euro vengono assegnati alla presidenza dell’assemblea capitolina per prestazioni professionali diverse. Mentre si tagliano fondi importanti per il sociale, l’ambiente e le manutenzioni urbane, gli uffici di stretta collaborazione della sindaca e del presidente de vito ottengono un cospicuo aumento di fondi. Cosa fa il Movimento 5 stelle? Siamo di fronte forse ad una manovrina d’aula mascherata?”.

Nel frattempo, dopo le dimissioni dell’assessore Muraro, Virginia Raggi potrebbe trovarsi presto ad affrontare un’altra rilevante grana. In base ad indiscrezioni di stampa, Stefano Bina, direttore generale dell’Ama, starebbe pensando di lasciare il suo incarico, a soli tre mesi dalla sua nomina. Motivo? i cambiamenti nell’organigramma della municipalizzata capitolina decisi dalla neo amministratrice unica Antonella Giglio e portati avanti senza tenere conto delle sue osservazioni.  

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