Condividi

Ribaltone al vertice di Intesa Sanpaolo: Cucchiani lascia e Messina diventa il nuovo Ceo

Carlo Messina è il nuovo ceo al posto di Enrico Cucchiani: il ribaltone si è consumato ieri per la decisione della banca di accelerare il ricambio prima di una giornata di Borsa molto problematica – Lo scontro tra Bazoli e fondazioni da una parte e Cucchiani dall’altra è il frutto di una diversa concezione di banca: banca di sistema o banca di mercato?

Ribaltone al vertice di Intesa Sanpaolo: Cucchiani lascia e Messina diventa il nuovo Ceo

Il previsto ribaltone al vertice di Intesa Sanpaolo, prima banca italiana, si è consumato ieri sera per la volontà della banca di accelerare il ricambio prima di una giornata che si annuncia molto difficile sui mercati a seguito della crisi di governo. Dopo due anni e nonostante fosse stato confermato nell’ultima assemblea di bilancio, Enrico Cucchiani lascia la poltrona di ceo e fa posto a Carlo Messina, già numero due di Intesa e responsabile della banca dei territori.

L’epilogo delle tensioni che covavano da tempo ma che hanno subito una forte accelerazione negli ultimi giorni è essenzialmente riconducibile alla scontro tra Giovanni Bazoli (storico capo del Consiglio di sorveglianza della banca) e le fondazioni bancarie (Cariplo e Sanpaolo in testa) da una parte e Cucchiani dall’altra sul modo di concepire la banca e di fare banca. Bazoli e fondazioni hanno sempre pensato e pensano alla banca di sistema che ha indotto la banca a farsi carico di problemi e di partecipazioni che, come bel caso di Alitalia, di Rcs e di Telecom, hanno spesso bruciato risorse in nome di una visione più generale della gestione dell’economia e della banca. 

Al contrario, Cucchiani, che ha un’esperienza internazionale, ha sempre messo al primo posto l’interesse degli azionisti e ha sempre preferito la banca di mercato, e cioè una banca che fa esclusivamente i propri interessi, alla cosiddetta banca di sistema. La gestione del caso Zaleski è forse stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

A Cucchiani, che negli ultimi tempi aveva accentuato le sue vissute all’estero, è stata anche imputata l’intenzione di preparare il terreno all’ingresso di nuovi soci esteri che rafforzassero la sua visione di banca di mercato in sintonia con gli orientamenti della Banca d’Italia. Al contrario a Bazoli e alle fondazioni qualche analista ha attribuito, malgrado le smentite ufficiali, l’intenzione di esplorare il dossier Monte dei Paschi.

Ma, al di là dei sussurri e delle voci, è l’impossibilità di gestire la banca secondo una comune concezione che ha portato al dissidio e al divorzio. Ora Intesa, sotto la guida di Messina, si prepara anche a superare il sistema duale per tornare al tradizionale sistema di governace con un solo consiglio d’amministrazione. Nel nuovo consiglio di gestione è inoltre entrato Micheli, già uomo forte della banca.

Commenta