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Pirelli, la Milano industriale rivive a teatro

La Fondazione Pirelli ha ospitato uno spettacolo teatrale che ha fatto rivivere la Milano industriale degli anni ’50 e ’60 nella auqle la fabbrica delle gomme di viale Sarca era una delle punte di diamante

Pirelli, la Milano industriale rivive a teatro

Milano è una città che, se ha cambiato in continuazione pelle,  conserva nella memoria le tracce dell’identità di città industriale, testimonianza del suo continuo processo di trasformazione sociale ed economica. E Milano è stata la protagonista della serata di giovedì 15 novembre, quando, presso l’Auditorium dell’Headquarters Pirelli, gli attori Marina Rocco e Rosario Lisma hanno interpreato alcuni brani di romanzi su Milano e testi tratti dalla storica rivista “Pirelli”: da Dino Buzzati a Alda Merini, da Giorgio Scerbanenco a Alberto Savinio, e ancora Ottiero Ottieri, Giorgio Fontana e Alberto Rollo. Lo spettacolo è stato organizzato da Fondazione Pirelli e dal Teatro Franco Parenti, in collaborazione con l’Università degli studi Milano-Bicocca,  un dialogo a più voci, nel quale le letture dei due attori si sono intrecciate alle parole di Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, Piero Colaprico, giornalista e scrittore, Giuseppe Lupo, scrittore e professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Pietro Redondi, docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

La serata è stata l’occasione per ascoltare – per la prima volta – alcuni estratti della sceneggiatura di “Questa è la nostra città”, melodramma neorealista, scritto da Alberto Moravia nel 1947 e conservato nell’Archivio Storico Pirelli. Il film, che non venne in seguito realizzato, fu commissionato allora da Alberto Pirelli per il settantacinquesimo anniversario dell’azienda e avrebbe dovuto essere diretto da Roberto Rossellini. Nel testo Moravia descrive la vita quotidiana della Milano industriale raccontandola attraverso la fabbrica Pirelli Bicocca degli anni quaranta: “Ecco la fabbrica Pirelli. Gli operai conversano da ogni parte nel piazzale prospiciente la portineria, tra i carrettini di frutta e le bancarelle dei venditori di sigarette. Un debole sole autunnale gioca sul piazzale e sulle mura della Pirelli. Gli operai entrano in fila, vanno a riporre la bicicletta nel deposito, sotto la tettoia, e quindi si avviano ciascuno al proprio reparto.”

Il legame di Pirelli con Milano è una storia lunga quasi 150 anni. Il primo stabilimento Pirelli fu costruito proprio a Milano, in via Ponte Seveso nel 1872, mentre nel 1909 venne inaugurato lo stabilimento di Milano-Bicocca. Ottant’anni dopo, al posto degli stabilimenti di fabbrica, si è sviluppato il nuovo quartiere, ad opera dello Studio Gregotti, dopo un concorso internazionale indetto da Pirelli e dove adesso c’è anche l’Università degli studi Milano Bicocca e dal 2004 il Pirelli HangarBicocca, uno dei più importanti spazi espositivi d’arte contemporanea del mondo.

La storia di questa trasformazione di Milano – e di tutta l’azienda – è custodita dalla Fondazione Pirelli, istituita nel 2008 con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio storico dell’azienda attraverso progetti come mostre, visite guidate, convegni sulla storia dell’impresa e del lavoro e, nel campo educativo, percorsi creativi e formativi rivolti a scuole e istituti di diverso ordine e grado. La Fondazione Pirelli custodisce un archivio storico di oltre 3,5 Km di documentazione sulla storia di Pirelli dalla sua fondazione, nel 1872, a oggi, e conserva la raccolta completa di Pirelli. Rivista di informazione e tecnica, consultabile sia in forma cartacea sia tramite il sito www.fondazionepirelli.org. Pubblicata dal 1948 al 1972 e regolarmente distribuita in edicola, la rivista accoglie contributi di divulgazione tecnico-scientifica sui progressi dell’industria e della tecnologia accanto a interventi inediti che spaziano dall’arte all’architettura, dalla sociologia all’economia, dall’urbanistica alla letteratura.

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