Da risiko bancario a risiko giudiziario. Dopo i ricorsi al Tar di Unicredit e Banco Bpm, anche un’altra Ops finisce in tribunale. È quella di Mps su Mediobanca. È stato infatti presentato un esposto in Procura a Milano che ipotizza una presunta azione di “concerto” tra i due soci Francesco Gaetano Caltagirone e la holding Delfin della famiglia Del Vecchio.
Mediobanca: “Non abbiamo presentato noi l’esposto”
L’esposto relativo all’offerta lanciata dal Monte dei Paschi sarebbe stato presentato nelle scorse settimane, ma diversamente da quanto ipotizzato giovedì, dietro non ci sarebbe Mediobanca che, nella serata di ieri ha precisato di non aver “presentato alcun esposto alla Procura di Milano avente ad oggetto il concerto relativo ad operazioni di mercato in essere.
L’esposto comunque rimane, anche se non si sa chi l’abbia presentato, e chiede di accertare l’esistenza di un presunto “concerto”, vale a dire un ipotetico patto occulto, tra il gruppo Caltagirone e la Delfin, la finanziaria della famiglia Del Vecchio. Entrambi sono soci di Mediobanca, di Mps e delle Generali, di cui proprio Mediobanca è il primo azionista con una quota del 13%.
I pm milanesi hanno dunque aperto un fascicolo “a modello 45”, ossia iscritto nel registro degli “atti non costituenti notizia di reato” e in questo momento la Procura non ha assegnato deleghe di indagine, né effettuato alcuna attività data la difficoltà di verificare l’ipotesi che ci sia un programma concordato per acquisire il controllo. La posizione della Procura è quella attendista: saranno gli organismi di vigilanza a dover verificare le presunte anomalie autorizzative o eventuali operazioni sospette sul mercato.
Mediobanca: sì di Mediolanum e Norges all’ops su Banca Generali
Nel frattempo, in vista dell’assemblea del 16 giugno per Mediobanca arrivano buone notizie da Mediolanum e Norges Bank che hanno deciso di votare a favore dell’ops lanciata da Piazzetta Cuccia su Banca Generali.
Partiamo dalla prima. A valle dei cda che si sono riuniti mercoledì, Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, che hanno in mano il 3,49% di Mediobanca, hanno ufficializzato il loro “Sì” all’offerta su Banca Generali: “i consigli di amministrazione di Banca Mediolanum e di Mediolanum Vita – entrambe aderenti all’Accordo di Consultazione tra soci Mediobanca – si sono riuniti in data odierna per deliberare in merito al voto da esprimere nell’assemblea ordinaria dei soci di Mediobanca per approvare l’offerta pubblica di scambio volontaria della stessa Mediobanca sulla totalita’ di azioni ordinarie di Banca Generali. Il cda di Banca Mediolanum e il cda di Mediolanum Vita hanno deliberato di esprimere voto favorevole, avendo valutato positivamente le prospettive di sviluppo industriale e le previsioni finanziarie legate all’operazione”, si legge in una nota.
Al gruppo Mediolanum bisognerà con ogni probabilità sommare anche lo 0,96% dell’istituto milanese presente nel portafoglio di Finprog, la holding della famiglia Doris e che non fa parte del patto di consultazione di Mediobanca.
Poco prima dell’annuncio di Mediolanum era arrivato anche l’annuncio di Norges Bank, che possiede una quota pari all’1,45% di Piazzetta Cuccia e che ha reso noto sul proprio sito web il voto a supporto della proposta del cda in vista dell’assemblea degli azionisti di lunedi.
La scelta è in linea con quella di altri investitori istituzionali, tra cui fondi pensione statunitensi (New York City Comptroller, California State Teachers’ Retirement System, Florida State Board of Administration, Calpers) e asset manager (Calvert e Praxis), e segue la presa di posizione dei proxy advisor Iss e Glass Lewis, schierati compatti a favore dell’operazione.
Ad oggi, l’unico voto sicuramente contrario è quello di Caltagirone (10% del capitale). Delfin (20%) invece non si è ancora espressa, mentre Edizione della famiglia Benetton (2,2%) ha annunciato che comunicherà venerdì la sua decisione. Infine ci sono le casse di previdenza Enpam, Enasarco, Cassa Forense (5,5% complessivo) che secondo le attese potrebbero allinearsi a Caltagirone e votare contro l’ops.