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Mediobanca accelera sull’Ops Banca Generali: assemblea fissata per il 21 agosto con nuove condizioni più flessibili

Dopo l’apertura al dialogo di Generali, Mediobanca ha anticipato l’assemblea per votare l’Ops su Banca Generali. Se Bce, Consob e assemblea approveranno, si partirà a settembre

Mediobanca accelera sull’Ops Banca Generali: assemblea fissata per il 21 agosto con nuove condizioni più flessibili

Mediobanca accelera e convoca per il 21 agosto l’assemblea degli azionisti chiamata a decidere sull’Offerta pubblica di acquisto (Ops) su Banca Generali. La conferma è arrivata ieri sera a mercati chiusi, dopo una giornata iniziata con il passo atteso del Leone di Trieste: il Cda di Generali ha espresso la “disponibilità a proseguire il confronto” con Piazzetta Cuccia, riservandosi di valutare l’offerta nelle prossime settimane “nel pieno rispetto dei propri processi”. Non è ancora un sì definitivo, ma un’apertura che permette al ceo Alberto Nagel di avanzare nel piano per creare un polo italiano del wealth management con oltre 215 miliardi di masse, 3.750 consulenti e significative sinergie industriali.

Mediobanca rivede le condizioni: più tempo e flessibilità per la firma degli accordi

Con l’avvicinarsi del giorno decisivo, il board ha aggiornato alcune condizioni chiave del piano per superare le criticità che avevano causato il rinvio della precedente convocazione di giugno, tra cui la mancanza di una base negoziale chiara con Trieste.

Tra le principali novità, la firma degli accordi distributivi sarà limitata a Mediobanca e Generali, lasciando aperta la possibilità per il gruppo di Gian Maria Mossa di aderire in un secondo momento. Inoltre, non sarà più necessario sottoscrivere immediatamente un accordo strategico vincolante con il Leone; basterà un term sheet preliminare. La verifica di questa condizione – così come quella relativa al lock-up sulle azioni Generali destinate al pagamento dell’offerta (ossia l’impegno a non vendere queste azioni per un anno) – non dovrà più avvenire entro la pubblicazione del documento di offerta, ma potrà essere effettuata entro il penultimo giorno del periodo di adesione.

Queste modifiche spostano al massimo la “scadenza” per la verifica di due delle condizioni più delicate, offrendo così maggiore margine di manovra a tutte le parti coinvolte.

Mediobanca-Generali: le date da segnare sul calendario

Nel calendario delle prossime settimane, la record date – ossia la scadenza entro la quale gli azionisti devono depositare i titoli per poter esercitare il diritto di voto in assemblea – è fissata l’11 agosto, mentre l’autorizzazione della Bcepotrebbe arrivare il 18. Poi sarà il turno della Consob, che dovrà approvare il prospetto entro cinque giorni lavorativi. Se tutto filerà liscio e l’assemblea darà semaforo verde, l’offerta pubblica di scambio potrà partire già a inizio settembre e potrà essere sospesa solo nel caso ini cui venga meno una delle condizioni vincolanti.

Il tempismo è tutt’altro che casuale: pochi giorni dopo, l’8 settembre, terminerà l’Ops di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. Il consiglio di Piazzetta Cuccia ha già bocciato l’offerta della banca senese, giudicandola non coerente con la strategia di crescita delineata nel piano “One Brand One Culture” e nell’ultimo comunicato ha ribadito la propria valutazione negativa sull’Offerta. Mentre Nagel accelera su Banca Generali per attivare lo scudo contro le mire di Mps, a Rocca Salimbeni si lavora per non restare spettatori.

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