Condividi

L’Inter ospita Mihajlovic, Napoli-Roma è il derby delle deluse

I nerazzurri ricevono il Bologna e hanno nel mirino il secondo posto della Lazio – Alle 21.45 al San Paolo va in scena un duello che poteva essere da Champions, ma non lo sarà.

L’Inter ospita Mihajlovic, Napoli-Roma è il derby delle deluse

Vietato sbagliare. L’Inter si appresta a ricevere il Bologna (ore 17.15) con la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi, pena gettare al vento la chance offertale dalla sconfitta della Lazio e dire addio alle residue speranze di rimonta. Di fronte ci sarà l’indecifrabile squadra di Mihajlovic, capace di alternare passi falsi e imprese a seconda della giornata. Un refolo di pazzia piuttosto comune anche in casa nerazzurra, nonostante Conte abbia lavorato duro per cercare di estirparlo: i risultati, seppur migliori di un anno fa, non lo hanno però ripagato del tutto, con la logica conseguenza di un margine d’errore ormai azzerato.

“Quella rossoblù è una quadra che ha grandi valori ed è allenata da un ottimo tecnico come Mihajlovic, all’andata fu una vittoria difficile, mi aspetto uno scoglio complicato da superare – l’analisi del tecnico nerazzurro. – Farà molto caldo sia per noi che per loro, bisognerà vedere che ritmi si riuscirà ad avere per tutti i 90 minuti, ma siamo due squadre a cui piace pressare alto, quindi non penso che il clima possa cambiare totalmente l’idea di gioco delle due formazioni”. La vittoria sul Brescia ha riportato il sorriso a un ambiente sempre più instabile di quanto non dovrebbe, ragion per cui l’Inter vuole dare continuità anche oggi.

Rispetto a mercoledì ci saranno diversi cambi di formazione, anche se la lista degli assenti resta comunque importante (Moses, Sensi, Vecino e lo squalificato Skriniar). Il 3-4-1-2 nerazzurro vedrà Handanovic in porta, Godin, De Vrij e Bastoni in difesa, Candreva, Barella, Gagliardini e Biraghi a centrocampo, Eriksen sulla trequarti, Lukaku e Lautaro Martinez in attacco. Consueto 4-3-3 anche per Mihajlovic, che risponderà con Skorupski tra i pali, Tomiyasu, Danilo, Bani e Dijks nel reparto arretrato, Soriano, Schouten e Medel in mediana, Orsolini, Barrow e Sansone nel tridente offensivo. In serata invece i riflettori saranno puntati sul San Paolo, dove Napoli e Roma si sfideranno (ore 21.45) in quello che poteva (e doveva) essere uno spareggio Champions, ma che invece sarà solo uno scontro per il quinto posto.

Troppo lontana infatti l’Atalanta di Gasperini, impegnata a Cagliari alle 19.30, per essere impensierita da giallorossi e azzurri, peraltro battuti nettamente negli scontri diretti. Proprio la sconfitta di giovedì ha tolto il sorriso a Gattuso, costretto a riassaporare l’amaro della delusione dopo le gioie di Coppa Italia. Non che il Napoli avesse grosse chance di rimonta, ma certo una vittoria a Bergamo avrebbe aiutato. Il discorso, ovviamente, vale anche per la Roma, letteralmente crollata nel giro di una settimana: prima della partita col Milan, infatti, i punti dal quarto posto erano 6, ora invece sono 12, anzi 13 considerando gli scontri diretti. Insomma, Napoli-Roma è una partita tra deluse, ma se gli azzurri hanno quantomeno il paracadute della Coppa Italia così non è per i giallorossi, a questo punto a forte rischio anche in chiave Europa League.

“Ho sempre avvertito, anche in questo momento, il supporto della società e del presidente, non mi sono mai sentito abbandonato – ha ribadito Fonseca. – Non sono soddisfatto delle ultime due partite, ora dobbiamo giocare con cattiveria per vincere. Però è importante mantenere equilibrio, quando vinciamo non va tutto bene, quando perdiamo non va tutto male”. Rispetto a Bergamo Gattuso farà alcuni cambi a cominciare dal portiere: Ospina infatti verrà tenuto a riposo dopo la botta al volto rimediata giovedì, in virtù di un Meret ben felice di riprendersi la scena. Il resto del 4-3-3 vedrà Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz, Demme e Zielinski a centrocampo, Callejon, Milik e Lozano in attacco, con Mertens e Insigne esclusi eccellenti.

Il tecnico giallorosso invece, subissato di critiche dopo il ko con l’Udinese, risponderà con un 4-2-3-1 con Mirante tra i pali, Zappacosta, Mancini, Smalling e Kolarov nel reparto arretrato, Veretout e Cristante in mediana, Mkhitaryan, Pellegrini e Carles Perez alle spalle dell’unica punta Dzeko, di nuovo titolare dopo il riposo forzato di giovedì.

Commenta