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Grecia, Tsipras ha pronto un piano da 12 miliardi

Giorni cruciali per Atene e l’Europa: le banche resteranno chiuse fino a lunedì. Si profila un weekend di fuoco che vede in agenda prima l’Eurogruppo di sabato e poi il vertice a 28 di domenica – Nella proposta di riforme che l’Ue si aspetta entro oggi, il governo propone ai creditori un pacchetto che include pensioni, Iva e riorganizzazioni bancarie

Grecia, Tsipras ha pronto un piano da 12 miliardi

Un piano da 12 miliardi di euro di riforme, da completare nei prossimi due anni: sono queste, secondo quanto riporta il quotidiano ellenico Kathimerini, le proposte di Alexis Tsipras che i creditori internazionali dovranno valutare e approvare, per permettere ad Atene di accedere al terzo piano di salvataggio dallo scoppio della crisi.

Il documento che deve arrivare sul tavolo di Bruxelles entro la mezzanotte di oggi presenta dunque più riforme di quelle pronosticate alla viglia (si parlava di un intervento da 8 miliardi), ma anche un dipinto tragico dell’attuale congiuntura greca: a fronte di una crescita preventivata dello 0,5% – quest’anno – il Pil dovrebbe contrarsi del 3%, a causa delle incertezze e turbolenze degli ultimi tempi. Per non parlare di un’emergenza sanitaria che va avanti da anni tra mortalità infantile e malattie in aumento, e che proprio in questi giorni sta vedendo gli ospedali rinviare le operazioni e i medicinali scarseggiare. 

Secondo un altro giornale, Naftemporiki, ci sarebbe anche il dettaglio di alcuni interventi previsti: la tassazione per le aziende salirebbe dal 26 al 28%, l’Iva sui beni di lusso dal 10 al 13% (insieme all’aliquota del 23% per gli alimenti, i ristoranti, i trasporti e alcuni servizi sanitari); quella sugli alberghi dal 6,5 al 13%. E’ anche in cantiere una riforma del sistema bancario, tragicamente colpito dalla crisi: proprio di oggi è l’annuncio che le banche greche resteranno chiuse fino a lunedì, all’indomani di un weekend cruciale che vede in agenda prima l’Eurogruppo di sabato e poi il vertice Ue a 28 domenica, data entro la quale in molti hanno inviduato la deadline per trovare un accordo.

Le autorità greche sono fiduciose di poter raggiungere un accordo con i creditori internazionali che sarà poi approvato dal Parlamento: lo ha dichiarato il portavoce del governo, Gabriel Sakellaridis. “Sono certo che l’accordo supererà il voto del gruppo parlamentare di Syriza e della coalizione di governo”, ha dichiarato all’emittente Antenna Tv.  “Il governo sta facendo tutto il possibile per arrivare a un accordo immediato e mettere fine a questo ciclo di incertezza”. Per raggiungere questo obiettivo il premier Tsipras sta incontrando i leader dei partiti ad Atene. Ma il presidente della Bce, Mario Draghi stavolta è molto prudente sulla possibilità di superare lo scoglio della crisi greca. “Non so, questa volta è veramente difficile” ha confessato ad un cronista del Sole 24 Ore sull’aereo che da Bruxelles lo riportava a Roma. 

I leader europei si aspettano comunque una risposta positiva entro la mezzanotte di oggi. Se un accordo non sarà trovato entro domenica, tornerà plausibile anche l’ipotesi Grexit, paventata ieri sia dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker (“Siamo pronti anche alla Grexit”), sia dal presidente del Consiglio Ue Donald Tusk: “Ogni scenario sarà possibile, compreso il peggiore, quello in cui perdiamo tutti”.

Il Governo Tsipras ha intanto ieri, tramite l’iniziativa del nuovo ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos, presentato domanda al Meccanismo europeo di Stabilità (Esm) per ottenere nuovi aiuti finanziari, e ha promesso che entro la settimana prossima introdurrà misure fiscali e pensionistiche. Ottenere nuovi prestiti non sarà comunque facile: oltre a condizioni stringenti, il trattato prevede la sostenibilità del debito, sulla quale ieri è intervenuta persino la Casa Bianca esprimendo perplessità e auspicando fortemente una ristrutturazione, che vada nella direzione di una permanenza della Grecia nell’eurozona a tutti i costi.

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