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Gentiloni incaricato, quasi pronta la lista dei ministri

Il premier incaricato concluderà nella mattinata il giro di consultazioni e presenterà la lista dei ministri al presidente Mattarella nel pomeriggio. Ecco i nomi dei possibili incaricati tra conferme e nuovi ingressi.

Gentiloni incaricato, quasi pronta la lista dei ministri

Paolo Gentiloni stringe i tempi ed è ormai quasi pronta la lista dei ministri del nuovo governo. Il premier incaricato conta di presentarla oggi pomeriggio, lunedì, al Quirinale.

Dopo avere ricevuto l’incarico, domenica mattina alle 12,30, Gentiloni ha avviato le consultazioni con gli ex ministri e gli esponenti della maggioranza, consultazioni che proseguirà nel pomeriggio e che si concludereanno con il Pd. Al momento il toto-ministri prevede Angelino Alfano (Ncd) agli Esteri, Marco Minniti (Pd, attualmente sottosegretario all’Autorità delegata per i servizi segreti) all’Interno, Pier Carlo Padoan all’Economia. Alla Sanità potrebbe restare Beatrice Lorenzin mentre è incerta la riconferma di Marianna Madia alla Pubblica Amministrazione. Per Maria Elena Boschi il destino è incerto: data in uscita dopo la sconfitta della riforma costituzionale,  potrebbe invece profilarsi un nuovo incarico a Palazzo Chigi o alle Pari Opportunità: ai Rapporti con il Parlamento potrebbero  invece arrivare Anna Finocchiaro (attuale capogruppo Pd al Senato) o Roberto Giachetti. Eliminato il ministero per le Riiforme.

Non si esclude un incarico per Piero Fassino mentre verrebbero confermati Carlo Calenda allo Sviluppo Economico, Maurizio Martina (Agricoltura, Renzi lo voleva portare al Pd ma probabilmente rimarrà al suo posto), il sottosegretario Claudio De Vincenti (che da sottosegretario a Palazzo Chigi potrebbe spostarsi all’Interno), Dario Franceschini (Cultura), Delrio alle Infrastrutture .Nel toto-nomi trovano spazio anche Teresa Bellanova al Lavoro al posto di Poletti.

Nel gioco di pesi e contrappesi di cui Gentiloni deve tenere conto, c’è anche il rebus del ruolo da assegnare all’Ala di Denis Verdini: i papabili ministri dell’area potrebbero essere Marcello Pera all’Istruzione o Urbani ma il pressing dei verdiniani chiederebbe addirittura due ministeri anche se al momento il nodo resta da sciogliere.

Nasce dunque a tempo di record il governo Gentiloni. “Nel corso delle consultazioni del Presidente della Repubblica – ha detto lui stesso domenica – è emersa l’indisponibilità delle opposizioni ad un governo di ampia coalizione. Non per scelta ma per senso di responsabilità dunque, ci muoveremo nel solco della maggioranza uscente per garantire al Paese una risposta sulle questioni più urgenti”. Il governo potrebbe allargare la maggioranza al Senato con il coinvolgimento di Gal.

Da qui dunque si deve ripartire. E le questioni più urgenti per il governo che il presidente Mattarella ha voluto nei pieni poteri sono senza dubbio la nuova legge elettorale e la gestione dell’emergenza terremotati sul piano interno, oltre alla vicenda Mps per la quale è possibile l’intervento del Tesoro. Sul piano internazionale, invece, sono l’Egitto e la Libia i due dossier più caldi.

Il giuramento del governo Gentiloni è previsto per martedì mattina, la fiducia tra martedì pomeriggio alla Camera e mercoledì mattina al Senato. Il primo impegno per Paolo Gentiloni sarà il Consiglio europeo di giovedì dove arriva con un ampio bagaglio di conoscienza alle spalle.

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