Bper Banca archivia il miglior semestre della sua storia con un utile netto consolidato di 903,5 milioni di euro, in crescita del 29,5% rispetto ai primi sei mesi del 2024. Un risultato che segna un nuovo traguardo per il gruppo guidato dall’ad Gianni Franco Papa, sostenuto dalla partecipazione di Unipol, e che arriva in un momento di svolta per la banca, reduce dal successo dell’offerta pubblica su Banca Popolare di Sondrio.
“I risultati del primo semestre dimostrano la capacità di Bper di continuare a generare valore e sono tanto più significativi considerato il macroscenario caratterizzato da costante incertezza e dall’accelerazione del calo dei tassi di interesse”, ha così commentato l’ad Papa.
A Piazza Affari il titolo ha aperto con un forte rialzo, superando il +2%, per poi rallentare a metà mattina, salendo dello 0,86%.
Bper: i conti del primo semestre 2025
Nonostante la discesa dei tassi d’interesse, Bper ha mantenuto stabile la performance dei ricavi core, che si attestano a 2,689 miliardi di euro, in linea con lo scorso anno. Il margine di interesse si contrae del 3,4% (a 1,626 miliardi), ma la crescita delle commissioni nette (+4,8%, pari a 1,063 miliardi) ha bilanciato il calo. Ottimo andamento per raccolta gestita (+12,2%) e bancassurance (15,8%).
Dopo la buona performance del secondo trimestre, la banca ha aggiornato le sue previsioni per il 2025. I ricavi totali sono ora stimati intorno a 5,5 miliardi di euro, rispetto ai 5,4 miliardi precedenti. Il CET1 ratio di fine anno è previsto oltre il 15,5%. Anche il cost/income ratio migliora
Solidità patrimoniale e qualità del credito al top
Il gruppo modenese mantiene un profilo di rischio solido e prudente. L’NPE ratio lordo si attesta al 2,5%, con un valore netto all’1,1%, tra i più bassi del sistema. Il costo del credito annualizzato cala a 31 punti base, dieci in meno rispetto al semestre precedente, mentre la copertura dei crediti deteriorati sale al 55,6%.
La solidità patrimoniale si rafforza con un CET1 ratio al 16,2%, sostenuto da una generazione organica di capitale di 1,1 miliardi nel semestre. Ottimi anche gli indicatori di liquidità, con un LCR al 163% e un NSFR al 135%. Migliora infine l’efficienza operativa, con un cost/income ratio in discesa al 46,6%.
Nel primo semestre 2025, i crediti netti verso clientela raggiungono quota 92,7 miliardi, in aumento del 4,2% su base annua. Le nuove erogazioni toccano i 10,4 miliardi, segnando un balzo del 20,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Dividendo, Papa: “Acconto probabilmente entro novembre”
Nel corso della conference call sui conti del primo semestre, l’ad dell’istituto di credito emiliano ha affrontato il tema del dividendo, rassicurando gli investitori sulla possibilità di aumentare la cedola: “Vediamo a che punto siamo a fine anno, poi si vedrà”. Confermando il payout ratio del 75%, definito “estremamente buono” durante l’ultimo Capital Market Day, Papa ha aggiunto che “crediamo che ci sarà un acconto sul dividendo probabilmente entro novembre”.
A dicembre 2024, Bper ha modificato lo statuto per consentire il pagamento di acconti sulle cedole, aprendo così nuove possibilità nella politica dei dividendi.
Il ceo ha inoltre escluso, per ora, programmi di buyback, spiegando che “se continuiamo a generare capitale organicamente, come abbiamo fatto finora, potremmo prendere in considerazione la possibilità di aumentare il payout del 75%, ma è ancora presto per dirlo”.
Bper, Papa: fusione con Popolare di Sondrio “entro aprile 2026”
Con un utile record di 336 milioni di euro, la Banca Popolare di Sondrio archivia il miglior semestre della sua storia e si prepara a dire addio a 154 anni di autonomia. L’ops totalitaria lanciata da Bper si è conclusa il 1° agosto con un’adesione pari all’80,35%. Sommando le azioni già detenute, il gruppo modenese controlla ora l’80,69% del capitale.
A seguito dell’operazione, l’ad Mario Alberto Pedranzini e l’intero Cda (fatta eccezione per il vicepresidente Stoppani) hanno rassegnato le dimissioni. L’assemblea per il rinnovo è fissata per il 15 settembre.
La fusione è attesa entro il primo semestre 2026 e rappresenta un passaggio chiave nel piano industriale B:Dynamic | Full Value 2027, che sarà aggiornato entro il primo semestre 2026. A precisare ulteriormente i tempi della futura integrazione è il ceo di Bper, Gianni Franco Papa, durante la call con gli analisti finanziari sui conti del primo semestre: “Il consolidamento di Sondrio avverrà entro aprile del prossimo anno. Crediamo che entro aprile saremo in grado di realizzare la fusione. Ora stiamo lavorando su tutti i flussi di lavoro, dobbiamo mettere insieme i sistemi informatici e così via. Quindi, la fusione avverrà il prossimo anno, molto probabilmente entro aprile”. Con l’acquisizione, Bper diventa un gruppo da 6 milioni di clienti, 2.000 filiali e 410 miliardi di asset finanziari, consolidando il proprio ruolo di terzo operatore bancario italiano per dimensioni e capillarità.
Bper frena su nuove acquisizioni: “Ora focus su Pop di Sondrio”
L’ad Gianni Franco Papa mette un freno a nuove operazioni di integrazione, spiegando che “stiamo ancora lavorando a quella che potremo chiamare “la prima tornata di M&A”. “Al momento guardiamo alla consolidazione in Banca Popolare di Sondrio e poi vedremo cosa succederà. Dovete considerare – ha aggiunto – che per noi, negli ultimi cinque anni, questa sarebbe la quarta tornata. Abbiamo avuto quella con Unipol Bank, con le filiali di Ubi, quella di Carige. Ora siamo al lavoro con la consolidazione di Pop. Sondrio, quindi sarebbe la quarta per noi”.
Ultimo aggiornamento: mercoledì 6 agosto 2025 alle ore 11:30