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Borse chiusura 23 maggio: piazze azionarie tutte in calo ma a Milano brilla ancora Mps e crolla Moncler

Anche in una seduta di Borsa ribassista, le ipotesi di consolidamento bancario fanno volare il Monte dei Paschi, miglior titolo del Ftse Mib che difende quota 27 mila

Borse chiusura 23 maggio: piazze azionarie tutte in calo ma a Milano brilla ancora Mps e crolla Moncler

I listini europei chiudono la seduta odierna in calo, con gli investitori che procedono a tentoni questa settimana a causa dell’incognita sull’accordo per l’innalzamento del tetto del debito Usa, dopo che ieri l’incontro tra il presidente Joe Biden e lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, non ha prodotto grandi risultati anche se le trattative proseguono. Scende inoltre l’ottimismo su un calo dei tassi entro l’anno da parte della Fed.

Ad alimentare l’incertezza contribuisce oggi inoltre la stima flash di maggio su manifattura e servizi, con la prima che delude su entrambe le sponde dell’Atlantico. L’avvio debole di Wall Street completa il quadro.

Piazza Affari archivia la seduta con una perdita dello 0,5%, a 27.174 punti base, zavorrata dalle azioni del lusso dopo un report di Deutsche Bank che consiglia di ridurre l’esposizione su titoli in quest’ambito. Non aiuta il fatto che si ricominci a parlare di Covid in Cina.

Le vendite nel settore colpiscono soprattutto Parigi, -1,33%, dove spicca il rosso delle grandi firme. La piazza francese soffre inoltre il calo di Vivendi, -3,26%, affossata dalla notizia che l’azionista di controllo Vincent Bolloré ha venduto azioni del gruppo.

Le perdite sono più modeste a Francoforte -0,46%, Madrid -0,39%, Amsterdam -0,21%, Londra -0,11%.

Euro in ritirata

Sul mercato dei cambi prosegue la ritirata dell’euro contro dollaro, alimentata oggi dai segnali di debolezza dell’industria europea arrivati con la stima flash degli indici Pmi di maggio. Il Pmi manifatturiero scende a 44,6 punti e quello dei servizi a 55,9. L’indice composito resta in espansione, sopra i 50 punti, ma cala a 53,3 da 54,1.

Delude anche il Pmi manifatturiero Usa in lettura preliminare, a 48,5 punti dai 50,2 punti di aprile (e attese a 50). I servizi si confermano invece in espansione a 55,1 punti dai 53,6 di aprile (attese 52,6).

In questo contesto l’euro cambia in ribasso contro il biglietto verde dello 0,34%, a 1,076.

Petrolio in rialzo e gas sotto 30 euro. Gazprom, utile in calo di oltre il 40%

Tra le materie prime si muove pimpante il petrolio, con il Brent in progresso dell’1,4% oltre 77 dollari al barile e il Wti in crescita dell’1,6% a 73,22 dollari al barile.

Il gas sulla piazza di Amsterdam scende dell’1,64 a 29,225 euro al Mwh, mentre gli effetti della guerra si fanno sentire sul bilancio 2022 di Gazprom. Il colosso russo dell’energia ha riportato un utile netto in calo del 41,4% rispetto a un anno fa a 14,2 miliardi di euro accusando il colpo delle sanzioni imposte dall’occidente per l’invasione dell’Ucraina, con conseguente calo delle forniture. Il cda di Gazprom non ha raccomandato la distribuzione di dividendi per il 2022.

Piazza Affari, bene Saipem e Mps 

Indifferente allo stagnante clima generale Banca Monte Paschi vive in questi giorni una stagione effervescente e si apprezza anche oggi del 3,15%, in un settore quello bancario abbastanza trascurato in questa seduta. 

In fondo al listino sono i titoli del lusso: Moncler affonda -5,41 seguita da Ferrari -3,34% e tra le mid cap perdono terreno Cucinelli -3,92%, Ferragamo -1,99%, Tod’s -1,4%.

Sul Ftse Mib il rosso è acceso per Interpump -2,59%, Amplifon -2,62%, Leonardo -1,61%.

Il denaro si è riversato invece sui titoli petroliferi: Saipem +3,59%, Eni +0,71%, Tenaris +1,44%, Saras +2,92% quest’ultima grazie al ritorno della crescita del margine di raffinazione petrolifera a maggio dopo il calo ad aprile, come evidenzia Bestinver nel daily.

Tra i titoli del calcio si apprezza la Juventus, +2,52%, dopo la penalizzazione di 10 punti, che a due giornate dalla fine del campionato sancisce una probabile esclusione del club torinese dalla Champions League. Bene anche la Lazio, +2,73% che sarà invece della partita.

Spread in equilibrio

Lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata continua a muoversi in una forbice ristretta e chiude a 186 punti base (+0,34%). L’attesa di altri rialzi dei tassi da parte della Bce (se ne prevedono due entro l’estate) pesano però sui rendimenti, che salgono oggi rispettivamente a +4,31% e +2,46%. 

Intanto continua l’emissione di carta italiana e il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato i risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo BTP-i a 15 anni – indicizzato all’inflazione dell’area euro, con esclusione dei prodotti a base di tabacco. Il titolo ha scadenza 15 maggio 2039, godimento 15 maggio 2023 e tasso annuo del 2,4%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 30 maggio. Il titolo e’ stato collocato al prezzo di 99,674 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 2,439%.

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